ANNO 14 n° 110
THE CANYONS
Recensione di Laura Tanziani
12/12/2013 - 10:43

The Canyons è stato presentato al Festival di Venezia come evento speciale ma di speciale non ha proprio nulla. Ambientato nel sottobosco cinematografico della Los Angeles di oggi, si propone come thriller noir sui pericoli dell’ambizione e dell’ossessione per il sesso sia a livello personale che professionale. Viene ben presto da pensare che se la fotografia dell’ambiente cinematografico di L. A. è quella che mostrano la regia di Schrader e la sceneggiatura di Ellis sarebbe meglio per gli attori in erba lasciar da parte i sogni di gloria e cercare con gioia altri sbocchi perché tutto è talmente squallido, sciamannato e deprimente da rasentare lo sbadiglio anche nel più affezionato spettatore.

La storia ruota attorno alla relazione tumultuosa tra Tara (interpretata da Lindsay Loan ) un’aspirante attricetta e Christian ( interpretato da James Deen) un giovane ricco e capriccioso produttore di pellicole di serie C.

Lui è ossessionato dal sesso e procura ogni sorta di amanti per lei e riprende le Gang band con lo smartphone, un’altra ossessione dei personaggi. La storia si complica con il rientro nella vita di Tara del suo ex Ryan (interpretato da Nolan Funk) che cerca a tutti i costi ma soprattutto con le doti nascoste di cui dispone, di sfondare nel mondo del cinema. Sarà proprio l’ideazione di un filmaccio dell’orrore prodotto da Christian a mettere in moto l’escalation di paranoia, inganni e crudeltà psicologiche che sfoceranno nel sangue e nella violenza. La sceneggiatura firmata da Ellis, che nei suoi libri non ha mai fatto sconti, qui racconta il marcio nascosto dietro mondi patinati in modo sbrindellato, banale e senza osare nulla dal punto di vista stilistico. E ci si domanda perché mai non abbiano almeno osato di più, poiché il risultato del film è privo di ogni tipo di tensione e spesso inutile.

Gli attori recitano in modo televisivo deteriore e le loro doti migliori le mostrano solo in situazioni di sesso e di nudo. E ce n’è davvero per tutti i gusti ma le scene sono totalmente prive di quella tensione erotica che può scuotere il malcapitato spettatore.

James Deen che con The Canyons cerca di intraprendere la carriera dell’attore vero lasciando per un attimo da parte la sfolgorante strada da porno star, è interessante solo quando si concede nudo in un full frontal.

La cosa più rilevante del film è l’uso di Los Angeles, vista e fotografata solo nelle zone più chic e belle della città a contrasto con le immagini iniziali di alcune sale cinematografiche in completo e totale abbandono. Come se regista e sceneggiatore volessero dirci che il cinema, come spazio e luogo privilegiato, sta morendo e accusare forse anche chi il cinema lo consuma a casa propria in DVD. Strano, risulta che proprio The Canyons , film indipendente, è stato in parte prodotto anche con i soldi di chi il film lo vedrà sul divano di casa!

Peccato aver così vanificato una produzione indipendente, peccato che tutto lo scalpore che ha ruotato intorno alla pellicola sia stato solo inerente al cast formato dalla Lohan e da un pornoattore, peccato che questo sia l’unico motivo per parlare di questo film. Peccato che si faccia etichettare come un film che si può tranquillamente non vedere.

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