ANNO 14 n° 116
Terra di Tuscia, altro
splendido en plein
Supera 81-61 la Stella Azzurra Roma e resta nella scia delle migliori del girone
08/11/2015 - 20:45

TERRA DI TUSCIA VITERBO - STELLA AZZURRA ROMA 81 - 61

Terra di Tuscia: Peroni 17, Cianci 3, Matholuthi 10, Marsili 6, Giancarli 16, Ndiaye 6, Meroi 1, Rovere 13, Casanova, Marcante 9. Coach: Fanciullo.

Stella Azzurra: Nikolic 5, Radonjic 8, Antonaci 4, Ulaneo 4, Babacar 11, Guariglia 13, Vitale 3, Trapani 6, Iannelli 5, Drigo 2. Coach: D'Arcangeli

Arbitri: Giansante e Bandinelli di Siena

Note: progressione punteggio: 22-18, 50-32, 68-46. Tiri da 2: Vt 13/28, Rm 20/49; tiri da 3: Vt 12/23, Rm 4/14; tiri liberi: Vt 19/30, Rm 9/16. Rimbalzi: Vt 31 (23 d, 8 o), Rm 43 (23 d, 20 o).

di Nicola Savino

VITERBO - Missione compiuta. La Terra di Tuscia centra il quinto successo stagionale (il quarto consecutivo in casa) e continua a veleggiare nei quartieri alti della graduatoria del girone C della serie B di basket. Stavolta alla legge del PalaMalè si inchina la Stella Azzurra Roma, in partita solo per il primo quarto e poi letteralmente stroncata dal ritmo asfissiante, dalla difesa aggressiva e dalla voglia che non manca (quasi) mai nella formazione di Umberto Fanciullo. Punteggio ampio a favore della Stella Azzurra viterbese che avrebbe potuto assumere contorni ancor più ampi se solo la formazione di casa avesse continuato a spingere sull'acceleratore invece di mollare (comprensibilmente) un po' a qualche minuto dalla sirena conclusiva.

Stavolta, un contributo assai solido arriva dalle seconde linee sia in termini di minutaggio che soprattutto di punti e applicazione. Rovere con 3 bombe consecutive e percentuali quasi perfette (un solo errore dal campo) è uno dei migliori in assoluto; Cianci e Meroi fanno il loro e anche Ndiaye, utilizzato ben più a lungo rispetto ai canoni soliti, si dà da fare contribuendo alla causa.

I romani si dimostrano squadra dai buoni fondamentali, ma piuttosto acerba con diversi palloni persi in maniera abbastanza stolta e soprattutto con alcune gestioni piuttosto astruse, ma giustificabili da un'età media bassissima. La Terra di Tuscia risponde con le armi che maggiormente le sono congeniali: pressing, raddoppi, recuperi e una velocità capace di mettere in crisi chiunque.

E' partita vera solo per primi 10' durante i quali, peraltro, si registrano gli unici vantaggi ospiti: ottima la prima frazione di Giancarli e Mathlouthi (15 punti in due). Si chiude con uno scarto minimo: 22 - 18. Ma è nel secondo quarto che si scatena tutto il potenziale viterbese in una sarabanda di canestri, recuperi e difese che esaltano a turno un po' tutti. L'intervallo lungo segnala la Terra di Tuscia già quota 50 e gli avversari staccati a -18.

Giochi quasi fatti anche se la Stella Azzurra Roma prova a riaprire i giochi con un inizio di secondo tempo assai aggressivo; Fanciullo ha bisogno di un time out e di qualche urlaccio per rimettere i suoi in linea di galleggiamento. C'è da amministrare, ma non è nelle corde biancostellate che infatti devono ricominciare a macinare per riportarsi a distanza di assoluta sicurezza fino a chiudere sul + 22 (68-46). L'ultimo scorcio è accademia o quasi: sul parquet rimane a lungo chi di solito gioca poco e infine a referto ci vanno tutti. Si potrebbe arrotondare ancora di più il margine, ma va più che bene anche così. Domenica prossima trasferta non impossibile a Venafro, ma considerare facile quel tipo di confronto sarebbe l'errore più grave. Ed è un rischio che non si può e non si deve correre.







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