VITERBO – Sit-in di protesta stamani davanti al Motor Club Viterbo. ''Documento unico Pra-motorizzazione: più costi per i cittadini, taglio ai posti di lavoro''. Così recita il grande striscione esposto oggi per la contestazione del gruppo Usb Aci (Automobile Club Italia).

Preoccupati per la concreta possibilità di perdere il proprio posto di lavoro, a causa di una riforma che chiuderebbe l’ufficio del pubblico registro automobilistico, i dipendenti dell’Aci di via Marini stamani hanno fatto sentire la propria voce.

''Dietro ad un progetto apparentemente condivisibile, come quello di accorpare in un unico ufficio le competenze della gestione normativa e tecnica degli autoveicoli – spiegano in un comunicato della Usb Aci -, la riforma oggi in discussione nasconde invece l’ennesimo progetto di privatizzazione a danno dei cittadini''.

“Se la riforma andrà in porto – spiegano -, il taglio dei servizi costringerebbe molti cittadini a rivolgersi ad agenzie private che saranno pertanto costretti a versare la commissione aggiuntiva. Non saranno più attivi, inoltre, servizi di eccellenza come il servizio a domicilio per i disabili e l’educazione stradale nelle scuole''.

''Si tratta di una riforma che non porterà alcun risparmio al cittadino – sottolineano – che invece dovrà fare i conti con il taglio di servizi e il costo sociale della perdita di posti di lavoro. Completamente oscuro il destino dei 3000 dipendenti di Aci visto che la riforma non parla ne di assorbimento da parte del Ministero dei trasporti ne di altra soluzione''.

''Riteniamo grave il comportamento del governo che non fornisce alcuna notizia sul futuro lavorativo di migliaia di persone, un comportamento – concludono – che lede la dignità di lavoratori e cittadini''.

Le proteste di Usb Aci continueranno nei prossimi giorni anche con assemblee d’informazione per il cittadino sulla riforma in questione.