VITERBO - Teatro Unione, il Comune mette mano al salvadanaio per completare l'opera. Sul piatto ci sono 36.000 euro per la fornitura dei materiali e degli apparati scenici.

Come è ormai noto, il 13 giugno scorso ha riaperto i battenti lo storico teatro di piazza Giuseppe Verdi. Un recupero durato anni, suddiviso in tre stralci, costato la bellezza di 9 milioni di euro. Con l'apertura del sipario, si è alzato anche il polverone delle polemiche. Oltre alla gestione (clicca QUI per leggere la notizia), a far storcere il naso agli operatori culturali della città è stata la mancanza degli apparati scenici (quinte, fondali ecc) e delle attrezzature tecniche (rocchetti, corde ecc.) per potere mettere in scena gli spettacoli.

Un po' come avere uno stadio da calcio con il campo privo di linee e porte. Una situazione paradossale considerati i denari pubblici spesi per la ristrutturazione e l'importanza che ha avuto - e deve continuare ad avere - il Teatro dell'Unione nelle vita culturale cittadina. Dopo le roventi critiche estive, da Palazzo dei Priori hanno deciso di prendere il toro per le corna con una gara d'appalto per la fornitura del materiale mancante per l'allestimento scenico. Il valore a base d'asta è di 36.000 euro iva inclusa. Qui di seguito le attrezzature ricercate:

''Il fornitore aggiudicatario - si specifica nel capitolato - si impegna ad eseguire la consegna, il montaggio e il posizionamento dei materiali entro il 25 ottobre presso il Teatro Comunale. La consegna si intende comprensiva di imballaggio, trasporto, facchinaggio, montaggio, fissaggio. Il montaggio sarà altresì soggetto a collaudo da parte di personale al luogo incaricato''.

In attesa di corde e rocchetti, all'Unione arriva il gas. Dopo i lavori di ristrutturazione è stato necessario un nuovo allaccio alla rete. A pagare i consumi, ovviamente, sarà il Comune di Viterbo. La spesa prevista per quest'anno è di 4000 euro. Per il 2018, invece, si sale a 10.000 euro.