ANNO 14 n° 89
Teatro Ferento, ''Il pipistrello'' apre sabato la 53esima stagione di spettacoli estivi
13/07/2018 - 09:55

VITERBO - ''Il Pipistrello'' (titolo originale ''Die Fledermaus''), un’operetta del 1874, libretto di Carl Haffner e Richard Genée, musica di Johann Strauss Jr, messa in scena da Opera Extravaganza, apre sabato 14 luglio, alle ore 19, ''Tramonti a Ferento'', la serie di spettacoli della 53a stagione di appuntamenti estivi nell'area archeologica, poco distante da Viterbo. Il cast prevede otto giovani cantanti solisti, tutti provenienti dal Laboratorio Papageno di OperaExtravaganza, nato nel 2016 con lo scopo di formare e perfezionare giovani cantanti provenienti dagli ultimi anni di Conservatorio, o ai primissimi anni di carriera. Alcuni nomi: Elisabetta Braga, Lucia Filaci, Arabella Kramer, Roberto Muzi, Lorenzo Bartolucci, Fabio Aureli. L’orchestra, di undici musicisti, è anch'essa formata da under 35. Il coro amatoriale è invece composto di persone di età superiore ai 35 anni. Il direttore musicale è Luigi De Filippi. I tutor per i cantanti e l’orchestra sono Susanna Ohtonen, Naomi Barlow e Monica Sanfilippo. Si tratta di una nuova produzione di OperaExtravaganza del 2018 con la partecipazione del CESMI – Centro Studi per l’infanzia – Viterbo, costumi di Susanna Ohtonen realizzati dalla Sartoria di OE (con presenza di alcuni under 35), scenografie di Isabel Pascolo. La vicenda de ''Il pipistrello'' si svolge in terra austriaca. Siamo a Vienna. Il dottor Falke, a seguito di uno scherzo fattogli da Gabriel Eisenstein, viene soprannominato ''pipistrello'' e decide di restituire lo scherzo. Organizza una festa al palazzo Orlowsky invitando Gabriel e tutti gli amici e familiari, compresa la cameriera Adele. Gabriel però è stato condannato a otto giorni di carcere per aver schiaffeggiato un agente e presto verranno a prenderlo a casa, così decide di uscire annunciando alla moglie Rosalinde che andrà in prigione. In realtà andrà alla festa rinviando l’incarcerazione; si presenterà come Marchese de Renard e alla fine della festa si recherà al carcere. Rosalinde, resta in casa da sola, ma giunge Alfred, suo eterno spasimante. I due stanno per cedere alla passione, quando arriva un guastafeste: il dottor Frank, direttore del carcere, che cerca Gabriel per condurlo in prigione. Rosalinde, fa passare Alfred per suo marito: sarà lui ad essere arrestato. Alla festa giunge Frank e anche una misteriosa contessa ungherese mascherata, che viene corteggiata da Gabriel, il quale le dona il suo orologio d’oro. A mezzanotte Frank accompagna Gabriel in carcere. Quando quest’ultimo viene a sapere della visita notturna di Alfred, chiede spiegazioni a Rosalinde, la quale gli fa vedere il suo orologio d’oro. Era lei la misteriosa dama ungherese che Gabriel corteggiava. Rosalinde lo perdonerà. Ma il vero colpevole chi è ? Lo champagne naturalmente. Strauss impiegò quarantatre giorni per comporre la partitura del Pipistrello, capolavoro non solo suo, ma di un genere: l’operetta. Una decina d’anni prima Offenbach gli aveva detto che sarebbe stato un buon compositore di operette: mettere un valzer sotto le parole era il suo mestiere. Venti anni dopo il debutto, non troppo fortunato, fu salutata dal successo a Parigi e Berlino, e dopo un ventennio di acclamazione popolare e di riserve critiche, il titolo entrerà trionfalmente nel repertorio dell’Opera di Vienna, per consegnare la propria perenne giovinezza al repertorio classico. La compagnia, da sempre impegnata nella riscoperta e nella valorizzazione dell’operetta, si è voluta cimentare in questa difficile impresa, che speriamo possa stupire e affascinare il pubblico e rendere merito al genere stesso. Gli spettacoli di Ferento, giunti al 53° anno, prevedono quest'anno 19 appuntamenti. Martedì 17 luglio, alle 21,15 nell'incantevole scenario dell'antico teatro romano Pino Quartullo sarà l'interprete dell'opera pirandelliana ''Il fu Mattia Pascal'' per la regia di Guglielmo Ferro.

La stagione, organizzata dal Consorzio Teatro Tuscia, assegnatario del bando del Comune di Viterbo, con la direzione artistica di Patrizia Natale, è realizzata in collaborazione con Archeotuscia onlus, TusciaE20, e con il sostegno di Ance.







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