ANNO 14 n° 109
Tatuaggi, la foto di Francesca sbattuta su Il Fatto Quotidiano
La tatuatrice in un articolo ''anti-tattoo''
15/09/2017 - 03:55

VITERBO - La sua foto è finita in un articolo di un noto quotidiano nazionale dal titolo: ''Tatuaggi, il viaggio delle nanoparticelle di inchiostro nel corpo fino ai linfonodi''. Il paradosso è che la protagonista di questo scatto è una ragazza viterbese che ha fatto dei tatuaggi una passione, oltre che un mestiere.

Mercoledì mattina Il Fatto Quotidiano ha postato sulla sua pagina Facebook un articolo relativo a uno studio scientifico sui presunti rischi per la salute derivati dai tattoo. L'immagine inserita a margine del pezzo, però, ritrae Francesca, giovane ed emergente professionista del settore. Ritrovarsi con una foto in un articolo del genere non ha fatto decisamente piacere alla diretta interessata. 

Nicola Burratti – titolare del Banana Tatoo studio dove lavora la ragazza – ancora incredulo per quanto accaduto, decide di pubblicare anche lui un post su Facebook in difesa della sua collega.

''Ho una collega che con questo mestiere ci paga l'affitto e le rate della macchina, ci campa insomma – scrive arrabbiato Nicola - Ha lasciato, come me, un posto fisso per dedicarsi completamente alle sue attitudini,è una scelta dura, un rischio serio, ma la passione e lo stile di vita ripagano la completa mancanza di sicurezza e i periodi meno floridi''.

''Poi una sera - continua - si trova un'articolo pseudo scientifico di un giornale di una testata di rilevante importanza che descrive con termini ripetitivi e ridondanti l'ipotetico viaggio delle microparticelle di inchiostro dove l'unico concetto chiaro è: getta un'ombra su possibili rischi non ancora indagati. Cito testualmente: 'getta un'ombra su possibili rischi non ancora indagati'. Fuffa insomma, chiacchiere, articoli o link fatti esclusivamente per essere condivisi e guadagnare soldi degli sponsor con i click degli utenti''.

''Fin qui nulla di nuovo o eclatante – conclude il tatuatore - peccato che sul suddetto articolo c'è la sua faccia, che come ribadisco con questo mestiere ci campa. In sintesi i tatuaggi fanno male, ma la sua bella immagine di professionista giovane e emergente fa comodo, piace e prende like, poi se l'articolo che diffama una categoria intera non lo legge nessuno è un dettaglio''.

Francesca, al momento, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione sull'accaduto. La tatuatrice viterbese starebbe valutando l'ipotesi di rivolgersi a un legale per difendere la sua immagine.






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