ANNO 14 n° 111
Targa Unesco a Comune e Sodalizio
Consegnata dal capo dipartimento patrimonio Unesco e dalla coordinatrice delle rete delle Macchine a spalla: i facchini hanno compiuto il giro delle sette chiese
03/09/2014 - 16:37

VITERBO – Manca davvero poco all'ultimo viaggio di Fiore del Cielo. I facchini si sono ritrovati nella sala del conclave per l'ultima riunione in vista del Trasporto. Presenti le autorità civili e religiose è stata l'occasione per la consegna della pergamena del riconoscimento Unesco. Il capo del dipartimento patrimonio Unesco del Mibac Bonazzi e la coordinatrice della rete delle macchine a spalla Patrizia Nardi hanno consegnato al Sodalizio facchini di Santa Rosa e al sindaco di Viterbo Leonardo Michelini l'attestato che ricorda la giornata di Baku in Azerbaijan.

Un riconoscimento voluto e sentito un onore come lo definisce Michelini ''da esibire con forza e coraggio. Ci vuole tanta fede nel portare la macchina. Ora il compito è tutelare il riconoscimento dell'Unesco nei confronti delle generazioni future''. Durante l'incontro nella sala del Conclave il consigliere delegato allo sport Sergio Insogna ha consegnato al Sodalizio il premio Faul alla carriera. E il Sodalizio stesso ha consegnato una targa all'Associazione filarmonica vejanese.

E' stata l'occasione per ricompattarsi ancora una volta in vista del Trasporto. Il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini lo ha definito storico: ''Il Trasporto che ci accingiamo a compiere è davvero storico. Volevamo fare qualcosa per celebrare il riconoscimento Unesco. Inizialmente avevamo pensato ad un Trasporto straordinario, poi ci è venuto in mente quanto accaduto nel 1952, quando per la prima volta ci fu l'aggiunta di via Marconi al percorso originario. Questa sera i facchini compiranno qualcosa di straordinario per onorare al meglio la targa che abbiamo ricevuto a Baku''. Ci ha pensato il capo facchino Sandro Rossi a caricare i suoi uomini: ''Li ho visti negli occhi, da giorni scruto i loro sguardi. Sono carichi e pronti per entrare nella storia. La fede in Santa Rosa ci consentirà di compiere anche lo sforzo ulteriore dell'aggiunta di via Marconi''.

Poi è toccato al vescovo Lino Fumagalli ricordare il senso della festa religiosa: ''Resto sempre stupito dall'impegno e dall'amore che vengono messi per la città di Viterbo durante le feste di Santa Rosa. Ho un sogno che questo clima di unione di intenti si possa estendere a tutti i giorni dell'anno. E' la preghiera che rivolgo a Santa Rosa''.

Infine sono intervenuti il prefetto Antonella Scolamiero ''voi facchini avete dato un senso nobile al termine facchino'' e il presidente della Provincia Marcello Meroi: ''Voglio ringraziare i facchini: per me è il diciottesimo Trasporto da rappresentate delle istituzioni e mi avete regalato le più belle emozioni della mia vita''.

Dopo la foto di rito sulle scale che portano alla sala del conclave, i Facchini hanno iniziato il giro delle sette chiese: la prima tappa è stata Santa Giacinta Marescotti, quindi Santa Maria Nuova e il passaggio a Sant'Angelo in Spatha. Piccolo fuori programma: i facchini hanno trovato il portone della chiesa chiuso. Mecarini e Rossi hanno bussato e dopo qualche attimo il parroco ha aperto. Il giro è proseguito in direzione del monumento ai Facchini in piazza della Repubblica, poi chiesa della Trinità in cui gli uomini vestiti di bianco hanno intonato il ''Mira al tuo popolo''. Le ultime due tappe sono state San Francesco dove i cento uomini rinnoveranno il patto d’amore verso la patrona e la basilica di Santa Rosa.





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