ANNO 14 n° 110
Talete, via Fedele,
in arrivo Bonori?
L'ex sindaco di Bomarzo troverą
una situazione difficilissima
26/07/2014 - 02:00

 

Talete, anno zero. Le dimissioni – ampiamente previste e annunciate – del presidente della società idrica, Marco Fedele, aprono uno scenario di rinnovamento globale dei vertici di via Gargana. Perché con l’addio del numero uno, che governava già in regime di deroga del 2013, viene da decadere l’intero consiglio d’amministrazione (in pratica del solo consigliere Lucidi, visto che l’altro, Piciucchi, si era già dimesso da tempo.
Ma prima di affrontare questo discorso, vale la pena ricordare che la Spa non se la passa mica bene, è una barca che affonda, e per di più un affondamento lento che somiglia tanto ad un’agonia. I debiti (oltre i venti milioni) sono solo l’ultima puntata di una storia partita male, con molti Comuni della provincia che non avevano aderito al progetto sin dalla sua nascita, e culminata con la crisi dell’arsenico, che ha diminuito se possibile la fiducia dei cittadini nei confronti della gestione idrica. E lo dimostrano i tassi altissimi di evasione delle bollette.VITERBO - Talete, anno zero. Le dimissioni – ampiamente previste e annunciate – del presidente della società idrica, Marco Fedele, aprono uno scenario di rinnovamento globale dei vertici di via Gargana. Perché con l’addio del numero uno, che governava già in regime di deroga del 2013, viene da decadere l’intero consiglio d’amministrazione (in pratica del solo consigliere Lucidi, visto che l’altro, Piciucchi, si era già dimesso da tempo. Il nome più accreditato per subentrare a Fedele è quello dell'ex sindaco di Bomarzo Stefano Bonori. 

Ma prima di affrontare questo discorso, vale la pena ricordare che la Spa non se la passa mica bene, è una barca che affonda, e per di più un affondamento lento che somiglia tanto ad un’agonia. I debiti (oltre i venti milioni) sono solo l’ultima puntata di una storia partita male, con molti comuni della provincia che non avevano aderito al progetto sin dalla sua nascita, e culminata con la crisi dell’arsenico, che ha diminuito se possibile la fiducia dei cittadini nei confronti della gestione idrica. E lo dimostrano i tassi altissimi di evasione delle bollette.

Bonori, se riceverà l'incarico, troverà quindi una situazione difficilissima da affrontare. 

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