ANNO 14 n° 114
Talete, all'orizzonte commissariamento dei 28 comuni rimasti fuori
V
04/11/2014 - 12:41

 

VITERBO - Nicola Zingaretti pronto a commissariare i comuni che non entrano in Talete. E’ all’orizzonte un taglio netto con il passato, sul fronte della gestione acqua in terra di Tuscia.  Un decreto del governo conferisce dall’11 novembre al presidente della Regione il potere di commissariare i comuni che non hanno rispettato la legge Galli. Legge che istituisce gli Ato e dispone l’ingresso dei comuni e l’affidamento dell’acqua al gestore unico. Nel Viterbese sono ancora 28 i comuni che si sono chiamati fuori, continuando a far esistere la cosiddetta ''acqua del sindaco''.

Intanto nella prossima conferenza dei sindaci sarà messo al voto l’aumento delle tariffe in area Talete. Si parla di un più 9%, in bolletta già dalla prossima fatturazione. Una mossa che porterà in dodici mesi un maggiore introito, nelle casse della società, di due milioni di euro. Una goccia nel mare del debito attuale: 12 milioni di euro; e delle spese che sono affrontate per i dearsenificatori: 14 milioni di euro. Di questi 8 sono di spesa fissa e 6 di manutenzione, quindi andranno a ripetersi ogni anno.

La situazione acqua è quindi disperata nel territorio dell’Alto Lazio e un intervento della Regione si configura sempre più come indispensabile





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