ANNO 14 n° 89
Sì ai cibi che si alleano
con la salute
Bisogna privilegiare una dieta ipocalorica ricca di fibre e micronutrienti
21/02/2012 - 15:02

di Giovanna Bianconi

VITERBO - Negli ultimi anni antropologi e nutrizionisti hanno indagato insieme la storia dell’evoluzione umana e hanno scoperto che al contrario di quanto si credeva gli alimenti di origine vegetale hanno giocato da sempre un ruolo fondamentale per l’uomo.

Le evidenze indicano che ci siamo evoluti in un ambiente spesso ostile, che forniva poco cibo e scarsamente calorico. Le carni animali venivano consumate solo saltuariamente, quando l’ambiente e le capacità di caccia delle comunità lo consentivano.

Dal punto di vista genetico siamo molto simili all’uomo che eravamo allora, e quindi anche il nostro metabolismo non è cambiato. Logica deduzione: per stare in salute bisogna privilegiare un’alimentazione ipocalorica ricca di fibre e micronutrienti, cereali integrali, legumi, verdura, frutta fresca e secca.

Ciò consente di evitare i picchi glicemici dati da una eccessiva assunzione di zuccheri e amidi (zucchero bianco, riso non integrale, patate, ecc.), e sfavorire il proliferare di eventuali cellule tumorali, grandi consumatrici di energia.

Se si mangia troppa carne si affaticano fegato e reni, ed il rischio di tumore soprattutto al colon aumenta considerevolmente.

Il latte e i suoi derivati vanno assunti con moderazione, perché possono provocare intolleranze alimentari con una serie di sintomi piuttosto fastidiosi. Inoltre non è affatto vero che apportano calcio alle ossa ed evitano l’osteoporosi.

Anzi, è emerso che se consumati in eccesso alla lunga possono causare la demineralizzazione delle ossa. In ogni caso il calcio si può assumere anche da altre fonti come uova, pesce, legumi, frutti di mare e verdure a foglia verde. Per sapere quante proteine si devono assumere quotidianamente basta moltiplicare. Il valore di riferimento è 0,8 g per ogni kg di peso corporeo al giorno, ma se si svolge una vita attiva e si pratica molto sport il valore sale progressivamente.

Il pesce com’è noto andrebbe consumato almeno due volte a settimana. Il pesce azzurro in particolare contiene grassi benefici per l’organismo, i famosi omega-3 e omega-6. Molluschi e crostacei senza eccessi sono benefici, perché contengono una serie di microelementi utili e scarsamente presenti in una dieta monotona.

Per il benessere e la prevenzione delle malattie, soprattutto quelle legate all’invecchiamento e alla degenerazione cellulare, bisogna ingerire quotidianamente e con una razione alimentare equilibrata una serie di vitamine ed elementi minerali. Certo i piatti della tradizione italiana da questo punto di vista ci facilitano il compito. Del resto se la dieta mediterranea nel 2010 è stata dichiarata “patrimonio immateriale culturale dell’umanità”, qualche motivo ci dovrà pur essere.

Molte persone però, spinte dai ritmi frenetici e dalla martellante pubblicità, tendono a rimpiazzare un’alimentazione ricca e variata con pizza, tramezzini, qualche insalata e molti integratori. Del resto basta vedere il commercio crescente di prodotti di ogni genere e per ogni età.

Non sono affatto da demonizzare perché soprattutto gli estratti di piante, polline, pappa reale, alghe e funghi possono fornire al nostro corpo un aiuto in un periodo di particolare stress.

Non è il caso però di fidarsi dei preparati sintetici o di quelli acquistabili online su siti non sicuri. Meglio recarsi in farmacia o erboristeria e scegliere quelli di origine naturale, se possibile biologici in ogni loro ingrediente. Sulla confezione si troverà la scritta “Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata”. Nulla di più vero: i princìpi attivi presenti negli alimenti freschi sono molto più biodisponibili dei loro equivalenti concentrati presenti negli integratori alimentari.

Lo sanno bene gli scienziati che studiano il benessere e la salute delle persone che vivono in ambienti confinati. Tra di essi i malati cronici, i lavoratori che rimangono in luoghi isolati per lunghi periodi, ma anche gli astronauti. Per tutti loro prestigiosi istituti di ricerca tra cui l’Università della Tuscia studiano da anni le proprietà nutraceutiche (nutrizionali e farmaceutiche) di alcuni alimenti tra cui yogurt, caffè, nocciole e nuove varietà di pomodori più ricchi di licopene.

Nel nostro futuro quindi accanto agli alimenti “probiotici” che già conosciamo perché contengono batteri o funghi utili all’organismo (yogurt, kefir, formaggi freschi, crauti, miso, ecc.), ci saranno gli alimenti “funzionali”, ovvero benefici per alcune specifiche necessità del metabolismo umano. Essi migliorano lo stato di salute e benessere dell’uomo e riducono il rischio di potenziali malattie perché contengono preziose molecole.

Un esempio sono i polifenoli, antiossidanti e quindi “anti-aging”, ovvero in grado di contrastare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento. Altre sostanze utilissime sono: i fitosteroli, che contribuiscono ad abbassare il colesterolo “cattivo” LDL; l’inulina e l’oligofruttosio che sono “prebiotici”, ovvero stimolano positivamente la microflora intestinale; i carotenoidi, in grado di contrastare i dannosi effetti della radiazione solare.

Tutte queste sostanze vengono estratte naturalmente e addizionate ad alimenti come margarine e yogurt, in modo che vengano veicolate all’interno del corpo e possano svolgere le loro importanti funzioni.

Quindi la prossima volta che andrete a fare la spesa quindi soffermatevi a dare un’occhiata intorno: potreste trovare preziosi alleati per la vostra salute.




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