ANNO 14 n° 111
Svolta a Viterbo la tappa del chirotour
All’Ipercoop i chirotterologi e i loro piccoli ospiti
04/07/2012 - 09:59

di Giovanna Bianconi

VITERBO - Alzi la mano chi sa cosa sono i Chirotterologi, e soprattutto cosa fanno. Sono gli studiosi dei chirotteri, ovvero quei mammiferi volanti oggetto di miti di ogni genere e terrore da parte di molte donzelle.

Come “Ma quali mammiferi volanti?!”. Vi diamo un altro “aiutino”, come nei quiz: dalle prime storie sui vampiri ad oggi, hanno sempre affascinato scrittori e registi di cinema e tv (Batman ne è un esempio).

Esatto! Stiamo parlando dei pipistrelli e dei loro studiosi, che lo scorso fine settimana hanno presentato presso l’Ipercoop la campagna “Un pipistrello per amico”, per sensibilizzare in modo divertente adulti e bambini sulla biodiversità e l’utilità di questi particolari animaletti. Sono state montate scenografie degli ecosistemi in cui vivono e postazioni interattive con giochi e filmati. Inoltre operatori ed esperti del settore sono stati a disposizione del folto pubblico di Viterbo e provincia per spiegazioni e curiosità.

Come dicevamo, anche se volano non si tratta di uccelli, ma di mammiferi. Le specie più diffuse in Italia sono il pipistrello albolimbato, la più frequente in città; il pipistrello di Savi, che caccia all’incredibile altezza di 100 m da terra; il pipistrello nano, che pesa solo 7 grammi ed è il secondo pipistrello più piccolo d’Europa, e l’orecchione grigio, che si rifugia in edifici storici e chiese.

Tanto per sfatare qualche mito, diciamo subito che le specie che si trovano in Europa si nutrono di insetti, quindi non date retta a chi vi dice che succhiano il sangue degli animali e vi sussurra che forse possono farlo anche all’uomo… ha visto troppi film horror.

Stessa cosa per la diceria che attaccherebbero alla testa e si impiglierebbero ai capelli delle persone. Non è vero, i pipistrelli sono piuttosto schivi nei confronti dell’uomo. Inoltre ciò non potrebbe accadere nemmeno accidentalmente, per il semplice fatto che hanno un sofisticatissimo sistema di ecolocazione, un po’ come un radar, che gli consente di sapere esattamente dove sono gli ostacoli da evitare, anche se volano velocissimi.

Ma quello che può interessare anche coloro che non sono proprio dei fanatici della zoologia, è che un solo pipistrello è in grado di divorare anche duemila insetti a notte. Un vero insetticida naturale.

Per questo motivo il Comune di Firenze, da anni alle prese con il problema delle zanzare, ha deciso di adottare i pipistrelli per la lotta a questi fastidiosissimi insetti. Ciò porterà a sostituire gradualmente i trattamenti chimici, sempre più pesanti e dannosi per l’ambiente e la salute dei cittadini perché le zanzare sviluppano continuamente resistenze ai princìpi attivi utilizzati.

In natura il ciclo biologico dei predatori è sincronizzato con quello delle loro prede, e i pipistrelli non fanno eccezione. Si risvegliano dal letargo a marzo-aprile, cercano la loro dimora estiva, che può essere anche molto distante, e vi si stabiliscono. A maggio-giugno le femmine sono già fecondate, e si riuniscono in colonie riproduttive molto numerose, in rifugi caldi, ampi e protetti da animali e disturbi di ogni genere. Tra giugno e settembre avviene il parto, l’allattamento e l’involo dei piccoli. Una volta svezzato il loro cucciolo (uno solo, in rari casi due), le femmine lasciano la nursery e in autunno-inverno sono pronte per accoppiarsi nuovamente.

Una cosa interessante è che i pipistrelli sono gli unici mammiferi in cui il seme maschile dopo l’accoppiamento viene conservato nel ventre materno per tutto l’anno, fino all’ovulazione successiva, ad inizio primavera. Questo adattamento serve alla specie per superare l’inverno in letargo, e quindi con un metabolismo ridotto, iniziare subito la gestazione per far avvantaggiare il più possibile adulti e piccoli della stagione estiva.

Verso ottobre-novembre, spinti dalla diminuzione della temperatura e disponibilità di cibo, si spostano nei rifugi invernali ed iniziano il letargo. In questa fase diminuiscono il ritmo cardiaco e la temperatura, e consumano il grasso accumulato nella bella stagione. Questo è un momento cruciale, perché i pipistrelli non ne possono accumulare grandi quantità, quindi se vengono disturbati si svegliano e scappano via per cercare luoghi più tranquilli. Questo li costringe a consumare quell’energia che invece sarebbe destinata al superamento dei rigori invernali, e può essere fatale a più di un individuo della colonia.

Per questo sarebbe bene aiutarli a nidificare e riprodursi, tanto più che sono specie protette in tutta Europa. A questo scopo la Coop già da tempo ha messo in vendita in tutta Italia le “Bat box”, sviluppate in collaborazione con i chirotterologi della sezione di zoologia “La Specola” del museo di storia naturale dell’Università di Firenze. Le casette si appendono a muri ed alberi, e sono fatte apposta per ospitare i pipistrelli in un ambiente confortevole, che gli consente tra l’altro di aggrapparsi e dormire comodamente a testa in giù.

Nella confezione, oltre alla casetta c’è una scheda da inviare agli scienziati con cui sarà possibile contribuire alla raccolta dati sulla distribuzione e le esigenze di questi simpatici animali. Completano l’iniziativa le storie a fumetti “Un pipistrello in famiglia” e “Paperino e il pipistrello Kiro” in collaborazione con la Walt Disney Italia.

Dunque i pipistrelli non sono degli insulsi mostriciattoli come molti li descrivono, ma interessanti animaletti da curare, proteggere e soprattutto ringraziare!

 




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