ANNO 14 n° 110
''Sulla raccolta differenziata l'opposizione fa solo critiche inutili''
L'assessore Celli: ''Abbiamo ottenuto risultati importanti''
02/10/2014 - 14:21

TARQUINIA - Il consigliere Cristiano Minniti ogni tanto esce dal letargo politico, partecipa a qualche consiglio comunale e, con dichiarazioni populistiche trite e ritrite, cerca di giustificare la sua presenza in assemblea. Il consigliere Marco Dinelli invece, più propositivo, indica la ricetta infallibile per risolvere il problema dei rifiuti individuandola nell'apporre le etichette mancanti ai cestini sulle spiagge libere.

Bene, tutto è utile, come la proposta di maggior premialità sul compostaggio. Ne prendiamo atto e cercheremo di migliorare. Però quando si parla d'inefficienza totale e fallimento, bisognerebbe almeno sapere di cosa si parla, andando ad analizzare, con animo sereno, i dati, senza cercare solo visibilità sui giornali. I numeri dicono che la raccolta differenziata, con quest'Amministrazione, diversamente da quella in cui era Minniti, è aumentata del 32%: dal 13% del 2006 al 45% del 2013. Il conferimento in discarica è dimezzato: dalle 12mila tonnellate nel 2006 alle 5.800 tonnellate del 2013. Tarquinia, da cenerentola d'Italia con una percentuale di differenziata nel 2006 inferiore alla metà della media nazionale, ha iniziato un percorso virtuoso che la pone oggi ben al disopra di quella media pari al 40%. A ciò vanno aggiunti altri dati che danno anche un quadro chiaro sui costi. Nel 2006 il conferimento in discarica costava 91 euro/T, nel 2014 costa 129 euro/T, con un aumento del 49%, e solo tra il 2013 e il 2014 il costo è lievitato del 16%, salendo da 111.54 euro/T a 129.03 euro/T. Proprio grazie alla raccolta differenziata, il Comune ha potuto contenere l'aumento complessivo dei costi al 28%, mentre la media italiana calcolata da Federambiente (dati ISPRA) è cresciuta al 48%. Dal 2013 al 2014, a Tarquinia, l'incremento ha coinciso con il 2%, relativo all'inflazione aggiornata dall'Istat. Inoltre, è bene ricordare che quel 28% va calcolato molto al ribasso in quanto - ma questo Minniti lo sa bene dato che, come assessore, ne è stato uno degli artefici - il costo del servizio nel 2006 era maggiore dei 2.600.000 euro, se ci aggiungiamo i debiti milionari della Tarquinia Multiservizi per questo servizio e cui quest'Amministrazione ha dovuto far fronte dal 2007.

Debiti che i cittadini hanno pagato in modo molto più salato della TIA. Questo sì che si chiama fallimento e inefficienza. Tutto ciò nonostante i costi medi siano calcolati su un servizio che prevede una frequenza media di raccolta dell'umido e dell'indifferenziato di 2/3 volte la settimana, mentre da noi è prevista una frequenza di raccolta di 6/7 giorni in inverno e di 7/7 in estate. Ciò ci permette di avere una città pulita e decorosa anche di fronte a episodi d'inciviltà che sono immediatamente sanati. Una delle variabili, poi, più pesanti sul costo del servizio è l'estensione territoriale. Tarquinia in questo è il quarto comune nel Lazio, con 279 km², e ha le campagne densamente abitate (per comprendere Tarquinia ha un costo di circa 12500 euro/Kmq, mentre la virtuosissima Oriolo Romano di circa 20000 euro/Kmq). Non abbiamo raggiunto il 65%, come previsto, ma la ditta ha pagato le penali dovute. Siamo consci che esistono criticità, soprattutto al Lido in estate e stiamo verificando la fattibilità di soluzioni al riguardo - l'obiettivo è introdurre il porta a porta. L'occasione potrà essere il capitolato del nuovo appalto, da espletare nel 2015, nel quale verificheremo la possibilità d'introdurre forme d'incentivazione per i cittadini virtuosi che amano la propria città e punire invece, come finalmente in collaborazione con la Polizia Locale si è iniziato a fare, chi non ha alcun riguardo della città. Su questo apriremo un tavolo di lavoro con tutte le parti per ascoltarne le proposte, anche quelle di Minniti, sperando che non siano le stesse messe in atto negli anni della Multiservizi.

 






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