ANNO 14 n° 115
Sulla legislazione emergenziale ed il principio solidaristico
di Franca Marinelli
01/04/2020 - 06:38

È di strettissima attualità, e noto a tutti, il dibattito su come bilanciare il rigore delle prescrizioni per la prevenzione del rischio di contagio da coronavirus - da un lato - ed il principio solidaristico di sussidiarietà, orizzontale e verticale - dall'altro -. In breve, fin dove possa spingersi la legislazione emergenziale dei vari livelli di governo per la tutela della Salute dei cittadini e quali debbano essere invece gli strumenti, sia pubblicistici che d'ispirazione privata, in grado di garantire loro un'esistenza dignitosa.

Nell'ambito di tale questione si colloca la vicenda che, ormai da un paio di giorni, occupa i limitrofi comuni umbri di Giove, Amelia ed Attigliano.

A seguito della chiusura di due negozi di alimentari presenti nel paese di Giove, infatti, il sindaco di detto comune aveva richiesto l'intervento dei vicini Attigliano ed Amelia onde consentire ai propri concittadini di recarsi in taluni esercizi commerciali lì presenti al fine dell' approvvigionamento urgente di alimenti per il solo giorno del 31/03. A causa del paventato protrarsi della chiusura dell esercizio InCoop di Giove per la scoperta di un caso di coronavirus tra i dipendenti, si è quindi posta a tema la liceità, per i cittadini giovesi, di continuare a recarsi - anche nei giorni seguenti -, ad Attigliano od Amelia, per la spesa alimentare. Ciò, anche alla luce di 4 casi positivi di coronavirus in tale comune su poco meno di 2000 abitanti.

Al riguardo, le autorità comunali degli enti coinvolti si sono rese protagoniste, sia sui social che nei rispettivi canali ufficiali di comunicazione, di forti prese di posizione reciproche.

Non da ultimo, con l'ordinanza n. 5/2020 del comune di Attigliano, mediante la quale si è imposto il divieto, penalmente sanzionato, per i cittadini giovesi di fare ingresso nel territorio di attigliano per l approvvigionamento di geneti alimentari, a fronte della predisposizione - mediante protezione civile e/o volontariato - di un servizio di consegna a domicilio della spesa alimentare.

Al di là delle possibili valutazioni circa tale diatriba amministrativa e mediatica, resta il senso ultimo dell interrogativo che tutti noi dovremmo porci su come questa pandemia cambierà la nostra vita e le nostre abitudini e sui sacrifici che saremo disposti a sostenere affinché possa dirsi degnamente vissuta.

Franca Marinelli




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