ANNO 14 n° 111
Successo per la conferenza ''A convito con Messer Boccaccio''
Al Palazzo Vescovile un piacevole viaggio nel mondo culinario decameroniano
13/09/2019 - 15:50

di Benedetta Parroccini

ORTE - Un bel successo ha riscosso presso il Palazzo Vescovile la conferenza interattiva con degustazione a cura del dott. Giuseppe Bellucci e intitolata ''A convito con Messer Boccaccio: cibo e seduzione nel Decameron''. Un piacevole interessante viaggio nel mondo culinario decameroniano che è stato raccontato attraverso scene teatrali. Le scenografie e la voce narrante hanno accompagnato i visitatori nel mondo Boccaccesco della Firenze del 1348, con i suoi luoghi di confinamento per i portatori di peste e la fuga delle novellatrici dalla città per la campagna, unico modo per salvarsi dal contagio.

I frequenti termini lessicali e le fantasiose metafore provenienti dalla sfera della gastronomia presenti nel tessuto narrativo dell'opera, hanno offerto una lettura diversa del Decameron, risaltando il gusto dell'autore, sensibile al viver quotidiano e alla radice naturalistica e umana. Allo scopo di rispettare la struttura del Decameron come ideata dal suo autore, le analisi delle ricorrenze di cibo sono state raggruppate per novelle. E' andata in scena la III novella della VIII giornata, Calandrino e l'elitropia: 'Calandrino, Bruno e Buffalmacco giú per lo Mugnone vanno cercando di trovar l'elitropia, pietra che rende invisibili. Queste si trovavano in una contrada che si chiamava Bengodi, nella quale si legano le vigne con le salsicce e avevasi un'oca a denaio e un papero giunta; ed eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niuna altra cosa facevan che far maccheroni e raviuoli e cuocergli in brodo di capponi e ivi presso correva un fiumicel di vernaccia'.

Poi è andata in scena la II novella della IX giornata, La Badessa e le braghe del prete: 'Levasi una badessa in fretta e al buio per trovare una sua monaca, a lei accusata, col suo amante nel letto; ed essendo con lei un prete, credendosi il saltero de' veli aver posto in capo, le brache del prete vi si pose; le quali vedendo l'accusata e fattalane accorgere, fu diliberata, ed ebbe agio di starsi col suo amante'. I visitatori si sono calati completamente nell'atmosfera dell'epoca, grazie alla fedele ricostruzione del banchetto medievale con cibo rigorosamente storico. Nella rappresentazione del cibo, Boccaccio ha illustrato la potenza e la centralità dei sensi nella vita umana e celebrato gioiosamente la loro funzione conoscitiva. L'originale manifestazione ha evidenziato i lineamenti particolari dell'arte del grande narratore certaldese che rappresenta l'universalità della vita umana, dove il mangiare fa parte di quella quotidianità fatta di differenziazione sociale, di potere, di restrizioni e di goliardia. L'evento è stato organizzato dall' Ente Ottava Medievale di Orte, Rettore Giovanni Primavera.

La scenografia è stata curata dall'Ass.ne Onlus Presepe Vivente Città di Orte, nella qualità del Presidente Rosalia Ridolfi; il cibo dalla Trattoria da Saviglia in collaborazione con Selena della Melina e Paolo Bussetti, le novelle curate da Selena della Melina e dalla Dott.ssa Nadia Proietti; supporto organizzativo a cura della Giunta dell'Ente Ottava Medievale di Orte; regia e voce narrante Dott. Giuseppe Bellucci. Un particolare ringraziamento va al Parroco Don Maurizio Medici per la disponibilità del Palazzo Vescovile, all'Ente Ottava Medicale di Orte e a tutti i collaboratori.






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