ANNO 14 n° 88
Stuprata e ripresa con i cellulari: con 40mila euro il danno è risarcito
Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci al giudice: ''Chiediamo scusa'': condannati a 3 anni e 2 anni e 10 mesi
16/11/2019 - 06:51

VITERBO – (b.b.) Nessun risarcimento danni se non i 40mila euro già ricevuti. Per la 36enne viterbese, vittima dello stupro di gruppo avvenuto all’interno del pub Old Manners Tavern di piazza Sallupara nella notte tra l’11 e il 12 aprile scorso, non arriverà alcuna altra somma di denaro. Neppure come provvisionale, nonostante la richiesta di 300mila euro depositata dall’avvocato Franco Taurchini.

A deciderlo il giudice Elisabetta Massini nella stessa sentenza con la quale ieri ha condannato per violenza sessuale aggravata e assolto dall'accusa di lesioni, i due ventenni Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, militanti di Casapound, finiti in manette il 29 aprile scorso.

Dopo sette ore e mezza di udienza e camera di consiglio, la decisione: tre anni di reclusione per il primo, ex consigliere comunale nel Comune di Vallerano, e due anni e dieci mesi per il secondo. Pene ben più basse rispetto a quelle formulate dal pubblico ministero Michele Adragna che per i due ventenni aveva chiesto rispettivamente 4 anni e 4 mesi e 4 anni e 20 giorni.

Accompagnati dai loro famigliari, che hanno atteso per tutta la giornata fuori dalla porta dell’aula 1 del tribunale di Viterbo, Chiricozzi e Licci, nel corso di spontanee dichiarazioni davanti al giudice, avrebbero chiesto scusa per quanto accaduto nella notte di sette mesi fa all’interno del circolo privato.

''Non credo sia una sentenza giusta – il commento del legale della 36enne, – così come credo che il risarcimento sia stato decisamente troppo lieve. Quello che è accaduto ha rovinato la vita di una ragazza: calcolare il danno è certamente difficile, ma 40mila euro sono ben al di sotto dei limiti di giustizia. Per questo ricorreremo in appello''.

Stuprata e ripresa con i cellulari, la 36enne sarebbe stata abusata per ore all’interno del pub di piazza Sallupara dopo essere stata avvicinata in una pizzeria di via Genova. Quei video avrebbero anche fatto il giro di alcune chat di Whatsapp: ''uno scempio esibito come trofeo'', aveva scritto il gip nell’ordinanza di custodia cautelare.

Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci dallo scorso 13 settembre sono ai domiciliari con il braccialetto elettronico.





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