ANNO 14 n° 116
Studenti berlinesi
a scuola di gastronomia
Dal Castello di Proceno alla Parolina fino a La Pergola di Heinz Beck
19/05/2015 - 00:02

TREVINANO - Il percorso di formazione enogastronomica degli studenti della Brillat Savarin Schule di Berlino non poteva non passare per due tra i ristoranti più qualificati dell’Alta Tuscia: il ''Castello'' di Proceno e ''La Parolina'' di Trevinano.

Nella cucina di famiglia, tra aromi, profumi e sapori tipici della Tuscia, presso il ristorante dell’Albergo diffuso in dimora d’epoca Castello di Proceno, gli studenti hanno potuto avere un saggio dei corsi che la proprietaria Cecilia tiene regolarmente per insegnare i segreti dell'autentica cucina italiana nella sua evoluzione locale, regionale e creativa. In linea con il tema dello stage di quest’anno (''Alla tavola degli Etruschi'') al centro sono stati posti gli ingredienti di base dell’alimentazione etrusca. Un'attenzione speciale è stata dedicata alla conoscenza dei vini locali e all’appropriato abbinamento con i cibi.

La visita del Ristorante ''La Parolina'' è stata poi un’immersione nella qualità, nella ricerca e nella valorizzazione dei prodotti di un territorio di confine, tra Tuscia e bassa Toscana. Iside e Romano hanno illustrato la loro avventura di successo nel campo della giovane ristorazione europea, nel quale si sono conquistati un riconoscimento ed un apprezzamento unanimi.

Nel menu della ''Parolina'' si presenta uno spaccato delle migliori produzioni del territorio. Una ricchezza di risorse che varia con le stagioni: i funghi dell'Amiata, i tartufi delle crete senesi, la cacciagione dei boschi circostanti, la carne Chianina dalla vicina Toscana, gli asparagi di Canino, lo zafferano di Acquapendente, le nocciole dei Monti Cimini, l'olio del viterbese, e ancora verdure e legumi a chilometro zero. Il pesce sempre fresco, proviene sia dal vicino Lago di Bolsena che dal mar Tirreno.

Dal ristorante la visita è proseguita alla Scuola di cucina, aperta di recente nel casale Monaldesca all’interno della Riserva naturale di Monte Rufeno. Qui gli studenti, sotto la guida esperta di Iside, hanno potuto seguire un minitraining sulla pasta fatta in casa, partecipando attivamente alle varie fasi lavorative, che sono terminate con uno showcooking e una piacevolissima degustazione, a giusta conclusione di una giornata intensa di scoperta e apprendimento.

Una giornata che è stata la degna preparazione della successiva, dedicata ad una visita obbligata al Ristorante ''La Pergola'' di Heinz Beck a Roma.

Il famoso chef tedesco è stato descritto così da un recente articolo sul Corriere della Sera: «Gli indirizzi che ama frequentare non sono i luoghi deputati all’alta cucina, ma quelli consacrati allo street food: focaccerie, paninerie, pizzerie. ''La mia ispirazione arriva dalla strada, dal movimento, dai colori, dai profumi, dai discorsi della gente''. Ironico, spiazzante, dissacrante: ecco Heinz Beck, tedesco, chef di fama mondiale, 3 stelle Michelin dal 2005 con La Pergola di Roma, tempio gastronomico all’interno di quel concentrato di lussi che è il Rome Cavalieri Waldorf Astoria. Il ''Napoleone della cucina'', come lo chiamano in virtù del rapporto inversamente proporzionale tra statura e altezza professionale.

''Per gli studenti della Brillat Savarin Schule di Berlino – ha detto Luciano Dottarelli, presidente del Club Unesco Viterbo Tuscia - l’incontro con il grande chef tedesco che lavora a Roma è stata una grande emozione; e per tutti noi un’occasione importante per rinsaldare il legame di amicizia tra i due popoli, tedesco e italiano. Oltre alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari e dell’identità del nostro territorio, è anche questo lo scopo del progetto 'Ambasciatore del buon vivere e viaggiare nella Tuscia',  che la nostra associazione porta avanti con convinzione assieme ad altri partner imprenditoriali e istituzionali''.







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