ANNO 14 n° 107
Storie di calcio
La grande fuga
dalla Fidelitas Cimini
05/12/2015 - 02:01

VITERBO - Qui i soldi non ci sono. Li chiamano rimborsi spese, e se le spese aumentano non sempre quei soldi bastano per ripagarli in tempo. Perché una volta costruita la squadra, il modo di finanziarla è pur sempre dilettanstico. E nel piccolo grande carrozzone del calciomercato dilettanti, l'ultima portata di affari (o presunti tali) viene servita a due settimane da Natale.

E i casi estivi poi esplodono di inverno, quando il freddo diventa gelo, come quello di ritrovarsi una squadra impoverita di colpo, senza quei big che dovevano trascinarla. E' la psicosi in cui si è cacciata la Fidelitas Cimini, che in Prima categoria tiene viva la fiammella del nobile calcio sorianese. Settimana movimentata sui Cimini, che da martedì sono stati costretti a dire ''game over'', abbiamo scherzato. La corazzata di Prima ha perso i pezzi, a cominciare da quelli da novanta (il difensore Gimmelli, casa Viterbese, i difensori Isidori e il Bonucci più grande, oltre al bomber Sciommeri). Tutti via, messi gentilmente alla porta dalla società che si è ritrovata senza quei rimborsi spese (pardon, soldi) per tenerseli stretti.

Squadra in fuga, come il tecnico Antolovic, che giocoforza si è fatto da parte. Occasione persa per il rilancio – passata anche dal secco ''no, grazie'' dell'ex Torroni, chiamato al capezzale della società. La Fidelitas riparte da zero, anzi da sotto zero, ma nel freddo dei Cimini, si sa, ci sono abituati.






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