VITERBO – (i.m.) Steven Spielberg ha scelto la Tuscia. Il regista per antonomasia, onorato da pubblico e critica e vincitore di due premi Oscar, ha deciso: Viterbo e Tuscania saranno le protagoniste della sua prossima fatica cinematografica. Così dopo ''The Young Pope'' di Paolo Sorrentino e la serie tv ''I medici'' firmata da una produzione internazionale, la Tuscia balza di nuovo sullo schermo e stavolta lo fa grazie ad uno dei più grandi maestri contemporanei della macchina da presa.

A febbraio il primo ciak di ''The Kidnapping of Edgardo Mortara'', cioè ''Il rapimento di Edgardo Montara'', tratto dall'omonimo romando del Premio Pulitzer David Kertzer. È questo il titolo provvisorio del nuovo film che Steven Spielberg girerà tra Viterbo, Tuscania e Roma. La storia, che il regista statunitense porterà questa volta sul grande schermo, sarà il racconto della vita di un bambino ebreo bolognese, Edgardo Levi Mortara. Il piccolo, all'insaputa dei genitori, viene fatto battezzare dalla domestica della casa e quindi tolto dalla patria potestà per essere cresciuto in ambiente cattolico, come le leggi dell’epoca comandavano. Il 23 giugno del 1858 il piccolo Edgardo viene ''rapito'' dalla polizia dello Stato Pontificio e, lontano dalla sua famiglia, catapultato nel mondo religioso di Papa Pio IX.

Viterbo, città dei Papi, e Tuscania, con le sua chiese antiche, offrono degli scorci perfetti per una storia ottocentesca ambientata nel Risorgimento e animata dal conflittuale rapporto tra Vaticano e società ebrea. Nonostante i contatti ufficiali tra Spielberg e la Tuscia, non si conoscono ancora i luoghi precisi dove il regista di E.T, del soldato Ryan e di Schindler’s list, ha scelto di girare il suo nuovo film.

''The Kidnapping of Edgardo Mortara'' verrà prodotto dalla Dreamworks, nota casa cinematografica cofondata dallo stesso Spielberg, per Amblin Entertainment. Dalle prime indiscrezioni trapelano però i nomi degli attori eccezionali che comporranno il cast e che, quindi, da febbraio saranno nel Viterbese: Oscar Isaac e Mark Rylance.