ANNO 14 n° 88
Spaccio di droga,
Beluli alla sbarra
Il killer della 'ndrangheta in aula come imputato in un processo per droga
14/10/2016 - 11:21

VITERBO - E' tornato ieri al tribunale di Viterbo Vasvi Beluli, detto ''Jimmy il macedone'', 34enne killer della 'ndrangheta arrestato dai poliziotti di Viterbo nel 2012 a Canino, dove viveva tra un omicidio e l’altro, su mandato della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Il sicario della cosca Patania, reo confesso, è imputato in un processo per detenzione e spaccio di droga per fatti risalenti al 2011, anche se il suo avvocato ha negato di essere a conoscenza dell’imputazione a carico del suo assistito. Posizione non condivisa dal giudice Rita Cialoni, che ha rigettato le richieste del legale e dato il via al processo. In aula, dove il killer era presente protetto da dei paravento, sono stati ascoltati i carabinieri che dopo un pedinamento fermarono ''Jimmy il macedone'' con 21 grammi di cocaina. L’udienza riprenderà a maggio.

La squadra mobile era arrivata all’arresto di Beluli nel 2012 a seguito di un’indagine, coordinata dalla Dda di Catanzaro, relativa a diversi omicidi verificatisi nella lotta tra le cosche della ‘ndrangheta Patania di Stefanaconi e dei Piscopisani di Piscopio di Vibo Valentia. Dopo l’arresto, ‘’Jimmy il macedone’’ confessò di essere l’autore dell’assassinio di Davide Fortuna, 31enne ucciso a colpi di calibro 9 in spiaggia nel 2012 sotto gli occhi della famiglia, mentre prendeva il sole al mare.






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