VIBO VALENTIA – E' amareggiato, e non potrebbe altrimenti, mister Stefano Sottili. La Viterbese ha rimediato la quarta sconfitta su cinque partite giocate di un campionato che si prospetta con molte più ombre che luci. ''La squadra c'è, crea – afferma il mister gialloblù – ed a differenza della gara di Castellammare, dove negli ultimi 25', sembrava una gara amatoriale, qui abbiamo rincorso il pareggio e lo abbiamo sfiorato in un paio di circostanze piuttosto ghiotte. Qui a Vibo – continua Sottili – siamo stati puniti da un'unica distrazione difensiva (si riferisce a quella del gol ndc) per degli errori individuali. Ma la partita c'è stata, siamo andati benino, abbiamo avuto occasioni senza subire per niente la pressione dei calabresi''.

Un solo pallone mancato ed ecco il gol rossoblù. ''Siamo stati puniti severamente ben al di là dei nostri effettivi demeriti. Poi abbiamo creato un paio di occasioni limpide per pareggiare ma non c'è stato verso. Siamo una buona squadra – prosegue d'un fiato il tecnico ospite – tuttavia occorre prestare quel pizzico di attenzione in più perché anche in questa circostanza non meritavamo di perdere''. Le partite si susseguono, l'impressione è che contro il Trapani sia già una gara da ultima spiaggia. Non certo per lui, che è arrivato da poco, ma per le ambizioni di una squadra che era partita con ben altri obiettivi e che, invece, ha collezionato un solo punto in 5 giornate.

''Vedo i ragazzi lavorare con concentrazione, attenzione e serietà. Sicuramente la partita contro il Trapani sarà importantissima. Abbiamo bisogno di una vittoria, abbiamo bisogno di sbloccarci. Ce la possiamo fare''. Sull'altra sponda Nevio Orlandi è sereno: ''Partita equilibrata, un episodio l'ha decisa a nostro favore. La Viterbese mi è parsa una buona squadra che sa il fatto suo e che ha diversi giocatori in grado di farti male. Merito nostro il fatto di non aver subito le loro folate offensive. Il nostro campionato? Non ci pensiamo. Guardiamo domenica dopo domenica e cerchiamo sempre di giocare al calcio. Questo è quello che ripeto sempre ai miei ragazzi negli spogliatoi''.