ANNO 14 n° 89
Sospeso il servizio di screening,
ma senza alcun preavviso
Consultorio di Viterbo, dalla metą di dicembre sono state interrotte all'improvviso le pratiche di prevenzione oncologiche. Nessuna comunicazione alle pazienti
30/12/2016 - 22:01

VITERBO – Si rivela un viaggio a vuoto quello di molte donne che in questi giorni raggiungono il consultorio di Viterbo per usufruire del servizio di screening gratuito. Perché, da metà dicembre, senza preavviso, comunicazioni e tanto meno spiegazioni, le prestazioni di prevenzione oncologiche sono state sospese nella struttura sanitaria viterbese. Ed è così che molte donne, alcune munite di permesso giornaliero per assentarsi dal lavoro, raggiungono la struttura per effettuare i test di screening, ma di fatto rimangono a mani vuote.

Eppure dalle ultime conferenze dei vertici della Asl del capoluogo della Tuscia i propositi e gli obiettivi esposti sembravano davvero buoni. Si è parlato, infatti, di un potenziamento generale dei servizi ospedalieri e territoriali: ''Il principio più importante e la filosofia su cui ci muoviamo – ha spiegato lo scorso 19 dicembre alla conferenza dei servizi Asl la dirigente Daniela Donetti -, sono quelli di produrre prestazioni di qualità e appropriate alle esigenze del territorio''.

E quando, lo scorso maggio si è dato il via all'iniziativa ''Riscopri il tuo consultorio'', con l’attivazione di 8 nuovi percorsi assistenziali e terapeutici, la stessa Donetti aveva detto: ''Il consultorio familiare è il luogo della prevenzione e della cura del disagio legato al ciclo di vita personale e di coppia e ha tra i compiti istituzionali primari il sostegno alla donna e alla famiglia. È perciò un patrimonio prezioso''.

Quindi, il dovere fondamentale di assistenza alla donna si pratica interrompendo, senza avviso, un servizio importante come quello di screening? Questa la domanda di tutte quelle donne che, da giorni, recandosi al consultorio viterbese, non riescono a usufruire delle prestazioni di prevenzione.

Il percorso di screening oncologico, dei cui servizi sono responsabili la dottoressa Silvia Brezzi e il dottor Riccardo Anselmi,è il quarto degli otto percorsi attivati a maggio dalla Asl, secondo la direttiva regionale, in tutti i consultori della provincia di Viterbo. Il servizio, gratuito, è rivolto alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni e prevede l’invio di una lettera da parte della struttura alle pazienti con appuntamento per il Pap Test a cadenza triennale.





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