ANNO 14 n° 110
Sorelline abusate, suore ed educatrici confermano violenze
In aula le coordinatrici della casa famiglia a cui le piccole vennero affidate
20/06/2018 - 06:42

CAPRANICA – Abusate sessualmente e filmate, con il benestare dei genitori, da un amico di famiglia. E nella testa e nei comportamenti, anche a distanza di tempo, il ricordo indelebile di quei terribili attimi.

Avrebbero confermato tutto, in aula, le suore e le educatrici che si presero cura delle due sorelline di 6 e 8 anni, allontanate da casa nel 2014, dopo il blitz della polizia di stato. Affidate alle cure di un centro specializzato per l’infanzia, le piccole avrebbero mostrato da subito i chiari segni delle violenze subite: dal modo di parlare al modo di confrontarsi con gli altri. Per di più, come sottolineato in precedenza dal loro curatore, l’avvocato Fausto Barili, non avrebbero mai mostrato alcun tipo di nostalgia per le mura domestiche. ''Nessun dolore per il distacco dai genitori, né dalla loro quotidianità''. Sintomo questo di una situazione di completo disagio alle spalle.

A processo per quei presunti abusi sono finiti il padre e la madre delle piccole e l’imprenditore 40enne che secondo l’ipotesi della Procura avrebbe filmato ogni rapporto.

''All’interno della macchinetta fotografica rinvenuta in casa, però, non è stato trovato nulla – hanno da sempre sostenuto i legali dell’uomo – nessun tipo di file, tantomeno compromettente''.

Una memoria digitale completamente vuota che, ad oggi, rappresenta il punto chiave della difesa del 40enne. All’interno del cui appartamento a Capranica, sarebbero stati rinvenuti invece giochi da bambini e maschere di Carnevale. Come quelle descritte esattamente dalle piccole durante il lungo interrogatorio protetto a cui sono state sottoposte nel maggio di quattro anni fa. Costumi da Cappuccetto Rosso o da principesse delle fiabe che avrebbero dovuto indossare durante i rapporti. Per essere poi riprese.

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