ANNO 14 n° 88
''Sono in carcere, ma compro la droga quando voglio''
Detenuto smaschera un presunto spaccio a Mammagialla
11/04/2018 - 17:53

VITERBO - ''Sono in carcere, ma compro la droga quando voglio''. Per questo un giovane detenuto in isolamento avrebbe chiesto un colloquio con i poliziotti dell’ufficio comando. Al suo arrivo, avrebbe poi consegnato agli agenti una piccola dose di hashish.

''Ci ha riferito che all’interno del carcere ci sarebbe stato un giro ben organizzato di spaccio di droga – spiega in aula un agente di polizia penitenziaria – e che ogni volta che avesse voluto acquistare della droga, sarebbe stato facile per lui reperirla''.

Il giovane, in isolamento perché trovato in possesso di alcuni telefoni cellulari per comunicare con l’esterno, avrebbe fatto nomi e cognomi, descrivendo con dovizia di particolari i luoghi in cui le sostanze stupefacenti sarebbero nascoste in attesa di essere smerciate tra i detenuti del carcere.

''Da quelle dichiarazioni – prosegue il poliziotto – abbiamo fatto scattare le perquisizioni. E abbiamo riscontrato tutto ciò che ci aveva raccontato''.

Ora alla sbarra per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti sono finiti il pusher, un giovane italiano, e il corriere materiale della droga, un detenuto straniero con un permesso speciale per fare le pulizie all’interno della casa circondariale.

Una libertà di movimento che gli avrebbe permesso di portare ad ogni detenuto la quantità di droga ordinata. A volte anche con un semplice bigliettino. Come quello ritrovato dagli agenti e posto sotto sequestro: ''Fratellone mio, tu lo sai che di qualsiasi cosa abbia bisogno, io ci sono''.

Si tornerà in aula a metà luglio.






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