ANNO 14 n° 89
Soldi imboscati, indagini su 58 viterbesi
Tra il 2009 e il 2014 hanno depositato grosse somme nelle banche di San Marino
24/08/2015 - 00:30

VITERBO – Soldi nel paradiso fiscale della Repubblica di San Marino: sono 58 i viterbesi finiti nel mirino della guardia di finanza. Si tratta di persone fisiche e società che, tra il 2009 e il 2014, hanno trasferito grosse quantità di denaro negli istituti di credito del Titano. La loro posizione bancaria, insieme a quella di altri 1.331 persone e 179 società con sede nel Lazio, è ora al vaglio delle fiamme gialle di Forlì che, su disposizione della Procura della Repubblica romagnola, stanno esaminando caso per caso al fine di valutare se se abbiano commesso o meno reati fiscali.

Come riporta il quotidiano Il Tempo, dei 1.331 soggetti i cui movimenti bancari sono finiti sotto la lente della finanza, solo a Roma sono 1.285, 58, come detto a Viterbo, 90 a Latina, 55 a Frosinone e 22 a Rieti. Si tratta più che altro di imprenditori, manager e professionisti, alcuni dei quali molto conosciuti.

Al momento non è dato sapere se i movimenti bancari siano avvenuti in maniera illecita, ma di certo c’è che i finanzieri passeranno al setaccio posizione per posizione. E se dovessero scoprire che il denaro è stato trasferito illegalmente, i reati ipotizzati dalla magistratura sarebbero quelli di riciclaggio ed evasione fiscale.

Certo è che nella nostra Regione massiccia è la presenza di paperoni, ma a livello generale, quindi nell’intero Paese, la cifra su cui hanno messo gli occhi i finanzieri è da brividi. Si parla di movimentazioni bancarie pari a 33 miliardi di euro per un totale di 58.841 persone, di cui 26.953 italiane e 31.888 residenti a San Marino o all’estero.

Molti dei soggetti attenzionati, in ogni caso, ancora non sanno di esser finiti al centro dell’inchiesta, anche se, dai primi accertamenti è emerso che la maggior parte dei soldi è partita per San marino dalle regioni del Centro Italia






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