di Roberto Pomi

VITERBO - Nuova Macchina di Santa Rosa, il bando va avanti per la sua strada. Finita la discussione nelle commissioni e nel consiglio, ora tutto procederà negli uffici. Anche se sullo stato dell’arte c’è abbastanza caos. La strada scelta dall’amministrazione Michelini più che a un bando d’idee, nel senso più semplice e popolare della definizione, determina una gara d’appalto. A cascata si è dovuto seguire un tracciato disciplinato in maniera rigida dal codice appalti. Ergo la commissione a cinque membri, tecnici iscritti da dieci anni all’albo degli ingegneri e architetti.

Sodalizio e Curia? A quanto siamo riusciti a capirci potranno essere membri della commissione solo se in entrambi gli ambienti verrà individuato un tecnico e si opterà per l’inserimento. Quindi non è l’appartenenza alla Curia e/o al Sodalizio la discriminante, ma la qualifica tecnico-professionale. Questione di lana caprina? Non sappiamo e non possiamo essere noi a dirlo.

Il testo del bando comunque è stato aggiustato, questa mattina, in maniera da essere conforme alle deliberazioni del consiglio e alla norma.

Anche se ascoltando le dichiarazioni dei rappresentanti di maggioranza e opposizione le posizioni non coincidono. Per Alvaro Ricci, intervenuto in consiglio, la via scelta è la stessa di sei anni fa. Affermazione che non trova d’accordo l’ex sindaco Giulio Marini. Per Santucci ''Sodalizio e Curia sono di fatto fuori dalla commissione”. Per Luigi Buzzi il “tutto è un po’ bizantino''.

L’unico modo per vedere cosa verrà fuori è attendere il succedersi degli eventi. Intanto sabato il Sodalizio si riunisce e quanto successo in questi giorni sarà inevitabilmente materia di discussione