ANNO 14 n° 89
''Socialmente pericoloso, dall’indole violenta''
Le motivazioni dell’ordinanza di misura cautelare in carcere per Ermanno Fieno
05/01/2018 - 07:17

VITERBO – Sarebbe un soggetto socialmente pericoloso, ''dall’indole violenta e capace di agire con un'aggressività del tutto sproporzionata rispetto alla situazione e alla persona che ha di fronte''. Come un’anziana signora inerme. Sua madre, Rosa Franceschini. Che avrebbe aggredito e ucciso con un attizzatoio di ferro lungo 45 centimetri.

Le motivazioni che si celano dietro l’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Francesco Rigato, delineano la personalità di uomo privo di ''capacità autocontenitive'' e vittima di ''pulsioni violente''. La personalità di Ermanno Fieno. Il 44enne accusato di aver ucciso a colpi di spranga la madre 71enne e aver tentato di nascondere il cadavere avvolgendolo nel cellophane.

Ancora tutte da chiarire, invece, le cause della morte del padre Gianfranco: sul suo corpo, ritrovato accanto a quello della moglie, nessun segno di violenza. Solo la chiara volontà, da parte dell’uomo, di occultarlo e di nascondere, per quanto possibile, ''ogni tipo di odore'' sprigionato dai corpi senza vita.

A Mammagialla dallo scorso 15 dicembre, dopo una rocambolesca fuga in treno fino alla stazione di Ventimiglia, per Fieno, secondo il giudice viterbese, non esisterebbe al momento alcuna alternativa alla custodia in carcere. Nessuna possibilità di andare ai domiciliari, sia per il concreto pericolo di fuga, dati i precedenti, sia perché il 44enne risulta ad oggi senza domicilio: l’appartamento al civico 26 di via Santa Lucia, che Ermanno divideva con i genitori, infatti, è posto sotto sequestro e, dunque, impraticabile.

I sigilli sono stati posti dalle autorità giudiziarie, all’indomani del 13 dicembre, il giorno della drammatica scoperta: nella camera da letto, i coniugi Fieno. Senza vita. Del figlio, nessuna traccia, fino al suo ritrovamento al confine con la Francia.

Su di lui l’accusa di duplice omicidio.





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