ANNO 14 n° 116
Sito del Comune,
Fioramanti: ''Tranquilli,
la gara la vince Lattanzi''
La telefonata intercettata riportata in aula
02/12/2016 - 02:00

VITERBO –  ''Tranquilli che la gara la vince lui, abbiamo inserito nel bando una clausola specifica affinché non possa esserci concorrenza''. Una telefonata, intercettata nell’ambito di altre indagini dei carabinieri viterbesi, sarebbe ora la prova regina nel processo che vede alla sbarra l’ex responsabile del settore informatico comunale, Alfredo Fioramanti e il tecnico informatico Luciano Lattanzi, da anni attivo anche nel campo della comunicazione.

Su di loro, in egual misura, l'accusa di turbativa d'asta: secondo la procura avrebbero fatto in modo che la gestione del sito web del Comune di Viterbo, da anni affidata a Lattanzi, tornasse nuovamente a lui anche dopo la scadenza del contratto.

Un sito web, così come sottolinea anche l'avvocato Giovanni Bartoletti, all’epoca dei fatti assessore comunale con delega all’Informatica, ''di cui nessuno era contento, né i dirigenti del settore, né tantomeno la cittadinanza: non era mai aggiornato, mai chiaro. Era necessario cambiare radicalmente''. E il cambiamento sarebbe dovuto arrivare proprio nell’arco del 2010: scaduto il contratto con Lattanzi, un nuovo bando di gara avrebbe permesso di scegliere una ditta e dei professionisti più adatti.

Ed è proprio in questo frangente, secondo la tesi dell’accusa, che sarebbero intervenuti i tre: per fare in modo che nulla cambiasse e che Lattanzi continuasse ad avere la piena gestione del sito e i guadagni che inevitabilmente ne sarebbero conseguiti, avrebbero inserito nel capitolato d’appalto delle clausole ad hoc.

''Era necessario aver partecipato ad un corso di formazione specifico – ha sottolineato il maresciallo dei carabinieri ascoltato in aula –, possedere un attestato di conoscenza della piattaforma su cui si strutturava il sito. Praticamente un lasciapassare per Lattanzi''. E la telefonata intercettata tra Fioramanti e l'allora presidente della Provincia, Marcello Meroi (totalmente estraneo ai fatti) avrebbe convinto ancora di più gli inquirenti. ''Abbiamo deciso di aspettare l’apertura delle buste per vedere se la scelta ricadesse davvero su quel nome, già annunciato''.

Le cose in effetti andarono così, e a quel punto partirono le indagini e le denunce. Fino ad arrivare al processo penale. Si tornerà in aula il prossimo 3 aprile.






Facebook Twitter Rss