ANNO 14 n° 110
Simone Cristicchi
a Civita Castellana
L'evento al teatro Florida
domenica 1 novembre
29/10/2015 - 02:01

CIVITA CASTELLANA - Civita Castellana ospiterà Simone Cristicchi domenica 1 novembre alle ore 21.00 al teatro Florida nel il terzo appuntamento di Storie di Lavoro. Il festival, giunto alla sua settima edizione, organizzato dall’ Officina culturale Distretto/Creativo sotto la direzione artistica di Ferdinando Vaselli e in collaborazione con il comune di Civita Castellana porterà in scena “Li romani in Russia”. “Li romani in Russia” è anche l’occasione per celebrare i 100 anni della nascita dell’autore, Elia Marcelli, letterato, sceneggiatore, regista romano originario di Fabrica di Roma, con una storia avventurosa.

Dopo essersi laureato partecipa come sottotenente di complemento a quattro campagne di guerra tra cui quella in Russia, dove a seguito di un congelamento torna invalido in patria. Dopo la guerra collabora con gruppi pacifisti e nel 1949 decide di emigrare in Venezuela dove fonda la prima accademia d'arte drammatica e cinematografica del Paese. Alterna l’attività di collaborazione con la Rai a numerosi documentari dedicati soprattutto alle condizione degli Indios e ad una produzione cinematografica dove utilizza spesso attori non professionisti. Ma Marcelli è soprattutto uno scrittore, e pubblica nel 1988 Li romani in Russia con la prefazione di Tullio De Mauro. Il libro, scritto appunto in dialetto, con l’utilizzo dell’ottava rima, narra le vicende tragicomiche di un gruppo di soldati nella campagna del ‘42. Lo fa con uno sguardo disincantato ed intenso proprio del dialetto.

Ma c'è anche qualcosa di personale che lega Cristicchi a questa storia: tra i giovani soldati che partirono per la Russia c'era anche suo nonno, Rinaldo, che fortunatamente riuscì a tornare vivo, ma non volle mai raccontare nulla su quell'esperienza.

Simone Cristicchi, attore naturale e credibile, interpreta una nutrita galleria di grotteschi personaggi, raccontando con passione e coinvolgimento questa tragica epopea, in un monologo corale in cui trovano spazio anche momenti ironici e divertenti sotto la sapiente regia di Alessandro Benvenuti.






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