ANNO 14 n° 88
Silver&Gold, rispondono i due arrestati viterbesi
I carabinieri proseguono il lavoro
di catalogazione dei beni sequestrati
28/03/2015 - 02:00

VITERBO - I due uomini viterbesi parlano: B.V. e L.M, arrestati nell'ambito dell'operazione ''Silver&Gold'' che ha portato in manette quindici persone di cui tre residenti nella Tuscia (oltre ai due uomini, c'è una donna finita ai domiciliari) hanno risposto durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip Franca Marinelli. Gli avvocati dei due hanno chiesto la scarcerazione dei loro assistiti: difficile che il giudice prenda decisioni prima di aver ascoltato anche gli altri indagati. 

Quella scoperta dai carabinieri era una vera e propria rete criminale, che aveva il suo epicentro a Viterbo e che nel giro di un anno aveva creato un giro d'affari da oltre quattro milioni di euro. I beni, provenienti da furti in appartamento effettuati principalmente a Roma, venivano poi rimessi sul mercato attraverso la complicità di alcuni Compro Oro: una fittizia società di Terni emetteva fatture false per far trasferire il materiale in una fonderia d'Arezzo, dove il prezioso metalli era ripulito e traformato in lingotti. Nei guai anche tre gestori di Compro Oro viterbesi (di cui una donna di 57 anni, finita ai domiciliari).

Intanto prosegue il lavoro di catalogazione, da parte dei carabinieri, dei beni sequestrati: si tratta di un materiale imponente, un piccolo tesoro di 700 chili di argento e diversi d'oro formato da posate, rolex, gioielli e pezzi di antiquariato.

Ultimate le operazioni di catalogazione, le foto dei beni saranno pubblicate sul sito dei carabinieri per consentire alle vittime dei furti di riconoscere oggetti trafugati dai propri appartamenti.





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