ANNO 14 n° 89
Sicurezza urbana, ok unanime al Daspo
Applicabile in caso di vandalismo e comportamenti illeciti
19/10/2017 - 20:10

VITERBO – (aml) In materia di sicurezza urbana la risposta da parte del parlamentino di Palazzo dei Priori è unanime. Approvata la modifica al regolamento della polizia locale, a seguito del decreto Minniti, che dispone l’applicazione di particolari divieti e sanzioni a tutela del decoro urbano e della libera accessibilità e fruizione di aree e infrastrutture, compreso l’ordine di allontanamento, in prima battuta, per 48 ore.

Il consiglio comunale ha anche individuato le zone sensibili sottoposte al provvedimento. Una mappa che comprendeva però anche alcuni siti non previsti dalla norma di legge. Si è dovuto quindi ricorrere a un emendamento presentato da Volpi (Pd) e da altri consiglieri per rimodulare l’elenco.

Le aree da controllare, come da regolamento approvato, sono: i centri storici di Viterbo e delle frazioni di Bagnaia e San Martino delimitati dalle mura di cinta; i parcheggi di Porta Faul e di via delle Fortezze; le chiese entro 100 metri dagli ingressi; scuole, plessi scolastici e sedi universitarie entro 100 mt dagli ingressi; il complesso museale di piazza Crispi; giardini, parchi e aree adibite a verde pubblico della città e delle frazioni; pertinenze e adiacenze di stazioni ferroviarie e dei terminal di Cotral, Francigena ed Atac.

Bene il Daspo ma i consiglieri di minoranza Gianmaria Santucci (FondAzione) che Chiara Frontini (Viterbo 2020) chiedono di affrontare anche altre tematiche connesse alla sicurezza non risolvibili con tale provvedimento.

Santucci, in particolare, torna a ribadire la questione di Prato Giardino. ''Io ci ho passato diversi pomeriggi, anche con la telecamera. I vigili e le forze dell’ordine passano, qualche volta anche con cani poliziotto, e arrestano uno spacciatore. Per una decina di minuti il parco resta a disposizione di mamme con bambini e di anziani. Ma dopo un quarto d’ora ricompare un altro extracomunitario e si riforma la fila degli acquirenti di stupefacenti. E dopo 48 ore ritorna anche quello precedentemente arrestato''.

''Noi chiediamo – incalza il consigliere di FondAzione – una serie di provvedimenti più ampi per contrastare anche l’accattonaggio molesto a cui non è applicabile il Daspo''.

Per il sindaco Leonardo Michelini ''l’amministrazione sta mettendo in dirittura d’arrivo dei provvedimenti per la sicurezza”. E sull’accattonaggio molesto distingue: “Se a praticarlo sono extracomunitari irregolari ci sono già delle leggi in materia, se invece si tratta di regolari la responsabilità ricade sui gestori delle strutture che li ospitano. La Prefettura ha già fatto un richiamo a tutti i gestori, anche per evitare i bivacchi sulle panchine pubbliche. E qualora tali episodi dovessero ripetersi i migranti interessati rischiano di perdere, se in corso di riconoscimento, lo stato di rifugiato''.

Altri dettagli tecnici sul provvedimento approvato dal consiglio comunale li fornisce il comandante della polizia municipale Agostino Fanelli. ''Il Daspo non si applica sul reato ma sulle violazioni di carattere amministrativo. Quindi ai comportamenti illeciti che impediscono l’accessibilità e la fruizione di determinate aree, a chi pratica commercio abusivo, a chi compie atti contrari alla pubblica decenza e prevede sanzioni da 100 a 300 euro e il provvedimento di allontanamento per 48 ore che può essere ampliato dal questore qualora il soggetto venga considerato pericoloso''. E specifica che caserme e ospedali, inizialmente inseriti nell’elenco del Comune, non sono contemplati dalla norma di legge così come i centri sportivi.

Voto unanime alla modifica del regolamento ma con qualche riserva. Santucci e Frontini tengono a sottolineare che non ritengono il provvedimento ''sufficiente a supplire a tutte le situazioni da affrontare in materia di sicurezza''.

Perplessità espresse anche da Gianluca De Dominicis (M5s): ''Spero che questo regolamento non sia uno specchietto per le allodole. Non vorrei che venisse fatto passare come una panacea per questioni più ampie poiché non parla di tutte le altre problematiche legate alla sicurezza''.






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