ANNO 14 n° 89
Si scava negli ultimi
mesi di Vastante
Proseguono le indagini della mobile sul rapinatore seriale intercettato
e arrestato nel blitz di sabato: potrebbe aver colpito anche nella Tuscia
20/04/2016 - 02:00

TARQUINIA – Massimiliano Vastante aveva scelto come nascondiglio un appartamento nel centro storico di Tarquinia per sfuggire a oltre sette anni di carcere, ma sabato scorso il rapinatore seriale e latitante è stato intercettato a via degli Archi e arrestato dagli uomini della squadra mobile di Viterbo agli ordini di Fabio Zampaglione e dai colleghi della mobile di Roma che l’hanno sorpreso mentre stava dormendo. Sulle prime, Vastante, che non probabilmente non si aspettava di essere scoperto, ha tentato di opporre resistenza, ma è stato subito immobilizzato e arrestato.

Qui il video del blitz

L’operazione, condotta dal personale della squadra mobile di Roma, di Viterbo e del Commissariato di Primavalle, è stata studiata e pianificata nei minimi dettagli. Da tempo la zona era tenuta sotto stretto controllo e dopo tre giorni di appostamenti, nella tarda serata di sabato è scattato il blitz. L’arrestato è stato poi tradotto presso il carcere di Civitavecchia. Non è ancora chiaro agli investigatori da quanto tempo si nascondesse a Tarquinia, per questo motivo proseguono le indagini. Non è escluso, infatti, che il 56enne possa essere coinvolto in rapine o altri reati perpetrati proprio nella Tuscia.

Romano, classe 1965, Vastante deve scontare sette anni e sei mesi di reclusione per vari reati, furti, rapine ma anche violenze. Era ricercato da agosto scorso quando, approfittando della rimozione del dispositivo elettronico di controllo per essere sottoposto ad alcuni esami, è evaso dalla misura della detenzione domiciliare che gli era stata concessa presso il policlinico Gemelli di Roma. Dal 6 agosto 2015, quindi, si era reso irreperibile. È stato grazie all’intensa attività investigativa della Mobile che, attraverso pedinamenti e intercettazioni, si è riusciti a chiudere il cerchio e a intercettarlo sabato scorso a Tarquinia.

Un curriculum criminale lunghissimo quello di Vastante, delinquente attivo dai primi anni Ottanta fino ai giorni nostri. Ha alle ha alle spalle innumerevoli precedenti. Rapine perlopiù, messe a segno con una particolare spregiudicatezza, nonché una spiccata pericolosità sociale e una personalità particolarmente violenta. Aveva solo 22 anni quando ha messo a segno quella in un appartamento sulla Cassia quando, dopo aver tentato di violentare la domestica dopo averla legata e imbavagliata, è riuscito a fuggire con il complice ma poi è stato poi intercettato dall’elicottero della polizia e tratto in arresto.

A novembre 2013, per fare un esempio più recente, è finito in manette per un’altra rapina ma alla filiale del Monte dei Paschi di Siena a Ellera, in provincia di Perugia, con la compagna, la sorella di quest’ultima e il suo uomo. Era stato proprio Vastante, in quell’occasione, a entrare nell’agenzia e minacciare i dipendenti con un taglierino per farsi consegnare il denaro. Gli altri lo aspettavano fuori. Alla fine era riuscito a scappare con un bottino di 17mila euro ma la fuga a tutta velocità dei quattro è stato presto interrotta dai carabinieri che li hanno poi bloccati e arrestati.






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