ANNO 14 n° 88
Calcioscommesse
Viterbese - Nuorese,
indagini partite da una
telefonata sospetta
23/05/2015 - 00:01

VITERBO - Prove non ce ne sono, è bene sottolinearlo. Ora però sembra chiarirsi il motivo che ha spinto gli investigatori a indagare su Viterbese-Nuorese dello scorso novembre, finita 4-2 al Rocchi in favore dei gialloblu allenati all'epoca da Fabrizio Ferazzoli.

Secondo quanto riportato dal quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport, gli esponenti delle due organizzazioni malavitose che gestivano il calcioscommesse parlano infatti al telefono di quella partita (come di altre 4) considerandola ''combinata''.

Da qui sono scattate le indagini, per accertare se ci sia stato effettivamente un accordo tra le due squadre o meno. Al momento, non sono emersi altri elementi, ma i tifosi viterbesi dovranno aspettare ancora qualche giorno prima di poter tirare un sospiro di sollievo.

Intanto, dopo le dichiarazioni di Camilli, che esclude categoricamente qualsiasi coinvolgimento della Viterbese Castrense nell'ennesimo scandalo che rischia di infangare il calcio italiano, ecco quelle del presidente della Nuorese calcio Michele Artedino.

''Forse si sta strumentalizzando l'autogol di Jeda, episodio sfortunato ma assolutamente casuale. Sono pronto a metterci la mano sul fuoco: alla fine delle indagini tutto si risolverà in un nulla di fatto. D'altronde parliamo di due società, Nuorese e Viterbese, dai conti solidi e dove gli stipendi arrivano puntuali. Queste porcherie avvengono altrove, dove ci sono presidenti che smettono di pagare i calciatori a metà stagione. Dare la possibilità di scommettere sulla serie D, comunque, è un errore imperdonabile: significa gettare un osso in pasto agli avvoltoi''.






Facebook Twitter Rss