ANNO 14 n° 114
''Si concentrava meno su di sé e più sugli altri''
Una lettera di Stefano Perugini per l'ultimo saluto a Simone Ricci
13/10/2017 - 09:38

SORIANO NEL CIMINO - Riceviamo e pubblichiamo da Stefano Perugini:

Gli occhi bagnati, i visi tristi, il silenzio rumoroso dei tanti partecipanti, hanno accompagnano oggi pomeriggio l’omelia nella Chiesa di Sant’Agostino a Soriano nel Cimino, per l’ultimo saluto a Simone Ricci, morto a 26 anni in un incidente stradale.  

Simone volontario per anni alla Croce Rossa di Soriano dimostra a noi tutti una sua particolare dote, non sempre comune, quella del concentrasi meno su di se ma di alzare invece lo sguardo a chi è di fronte a te, per aiutarlo, mettendosi a disposizione, mettendo a disposizione soprattutto ciò che sembra sempre mancarci, il nostro tempo.

Simone rientrava da Roma dove viveva e lavorava come autista per un’azienda di noleggio pulmini con conducente, non si sanno ancora bene le dinamiche dell’incidente, era un tifoso giallorosso, appassionato di Renato Zero e proprio il cantante romano in una sua canzone dice ''musica, gente, cantate che poi uno alla volta si scende anche noi…''.

Scendere dal ''carrozzone'' a ventisei anni è presto e questo sembra invitarci ancora di più a riflettere sulla morte o meglio sulla vita, anche se a volte si ha paura di farlo, siamo costretti dopo un po’ a fermare le nostre domande razionali, a fermare i nostri normali perché, tanto non potremmo avere mai delle risposte sicure, certe sul mistero della vita, lasciando cosi ad un ognuno una sua interpretazione, una sua speranza, una sua ricerca.

A noi tutti non ci resta che augurare al tempo di fare il suo difficile lavoro, affievolire il vuoto ed il dolore della famiglia e di chi gli voleva bene, come dice sempre Renato Zero tanto ''il carrozzone riprende la via...''.






Facebook Twitter Rss