ANNO 14 n° 109
Sgarbi: ''Tiziano e Scipione Pulzone
si fronteggeranno a Palazzo Doebbing''
15/09/2018 - 06:22

SUTRI – Da oggi il ''museo più bello della Tuscia'' – come lo ha definito Sgarbi – apre al pubblico. Dopo l’inaugurazione di ieri con il ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, oggi alle 10.30 apre ufficialmente i battenti alla presenza, tra gli altri, del cardinale Dominique François Joseph Mamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, monsignor Giuseppe Sciacca, vescovo di Fondi e segretario supremo tribunale della segnatura apostolica, e gli ambasciatori in Italia di Liberia, Uruguay, Nicaragua, Serbia, Colombia, Egitto, Tunisia, Algeria, El Salvador, Polonia, Armenia, Ecuador, Stati Uniti, Albania e Cuba. Ma l’attenzione è dedicata tutta ai capolavori esposti.

Dieci le mostre da qui alla fine dell’anno: La Bellezza di Dio, dipinti e oggetti d’arte dal XIV al XVII secolo nella Tuscia; Giuseppe Pelizza da Volpedo: Idillio Verde; Kouros: Wilhelm von Gloeden - Roberto Ferri; Giovanni Iudice, Il nuovo Quarto Stato: migranti; Animali e Piante Immortali, Luciano e Ivan Zanoni; Matteo Basilè: Icone; Eva: To the Wonder; Italo Mus: Sotto il cielo; Luigi Serafini: Altalena Etrusca, Monumento a Sutri; Tiziano: Estasi di San Francesco.

Illustrando le opere Sgarbi ha parlato di “Idillio verde', conosciuto anche come Passeggiata amorosa di Giuseppe Pellizza da Volpedo, ottenuto in prestito dal museo civico di Ascoli Piceno. ''L’opera rappresenta la meditazione lirica – ha detto Sgarbi - la sintesi di amore e natura, l’interiorità romantica espresse da Pellizza da Volpedo, rispetto all'impegno politico del 'Quarto stato' che inaugura il XX secolo, ed è forse il primo dipinto di soggetto civile della nostra tradizione pittorica, icona delle lotte proletarie di tutto il Novecento. La presenza di Pellizza da Volpedo, nella sua duplice essenza romantica e rivoluzionaria, rappresenta l’augurio perfetto per il rinascimento di Sutri''.

''Dal museo civico di Ascoli Piceno – ha rivelato ancor Sgarbi - ho ottenuto cheal ritorno di ‘’Idillio verde’’ a casa ci mandino un Tiziano che arriverà il 15 dicembre. Altra opera di grande richiamo da mettere in dialogo con un dipinto di Scipione Pulzone che si trova a Ronciglione. Le due pale si fronteggeranno e chiuderanno il primo ciclo di queste dieci mostre''.

All’interno del museo trovano spazio anche altre opere della Tuscia ''dal Salvatore della cattedrale di Sutri – ha spiegato Sgarbi - al un dipinto, degno di Caravaggio, di Bartolomeo Cavarozzi che si trova nell’ufficio del sindaco di Capranica. Lo abbiamo portato fuori, grazie alla Soprintendenza, in tempi abbastanza rapidi per poter arricchire la mostra anche di questo capolavoro''.

In mostra anche il San Silvestro con il droga di Giovanni Lanfranco che viene da Caprarola. ''Due capolavori - ha commentato Sgarbi - che integrano la potenza di questa mostra per la parte che si è concordata con il vescovo. In uno spazio così versatile occorre portare anche altre opere importanti e quindi Roberto Ferri, artista del nostro tempo, che vive a Sutri''.






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