ANNO 14 n° 110
Sfratti bloccati, a Palazzo dei Priori 234mila euro di ristoro Imu
Proprietari degli immobili esentati dal pagamento. Nel Lazio solo il Comune di Roma riceverą una somma maggiore
22/10/2021 - 06:57

VITERBO - Ammonta a 234mila euro il ristoro che arriverà nelle casse di Palazzo dei Priori per l’esenzione Imu in favore dei proprietari di immobili che hanno ottenuto l’emissione della convalida di sfratto dell’inquilino moroso, ma che non sono riusciti ancora a rientrare in possesso del loro bene. Dell'altrro giorno, come noto, la decisione della Corte costituzionale che ha ritenuto legittimo il blocco degli sfratti fino al 31 dicembre introdotto dal governo in tempo di pandemia.

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Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, di concerto con il titolare delle Finanze Daniele Franco, ha firmato il decreto per il riparto parziale di un apposito fondo di 115 milioni istituito con il decreto Sostegni Bis. Una somma che per il 2021 complessivamente ammonta a 34.508.524,26 euro.

Gli importi maggiori andranno ai Comuni delle città più grandi, dove l’emergenza abitativa è sempre alta, Roma in testa che incasserà dallo Stato circa ei milioni, seguita dai Comuni di Milano 3.701.576,41 euro, Bari 2.062.190,91 euro, Torino 1.876.102,95 euro, Genova 1.336.097,60 euro, Napoli 1.274.162,84 euro.

Escludendo la capitale, Palazzo dei Priori è il Comune che nel Lazio otterrà il ristoro maggiore: 234.625,58 euro. La riprova di quanto nel capoluogo la situazione sia critica. A seguire: Frosinone 139.708,04 euro, Latina 117.657,78 euro, Fiumicino 67.639,25 euro, Aprilia 58.300,06 euro, Guidonia Montecelio 50.103,90 euro, Pomezia Lazio 47.504,74 euro, Rieti 28.656,57 euro, Cassino 27.826,57 euro, Alatri 6.512,87 euro.

L'articolo 4-ter, comma 1, del Dl 73/2021 ha previsto l'esenzione per l'anno 2021 dal versamento dell'Imu a favore delle persone fisiche proprietarie di un immobile, concesso in locazione a uso abitativo, che abbiano ottenuto in proprio favore l'emissione di una convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020. Il successivo comma 2 precisa che i soggetti agevolati hanno diritto al rimborso della prima rata dell'Imu relativa all'anno 2021, versata entro il 16 giugno 2021. Di conseguenza per ristorare i Comuni delle minori entrate causate dall'agevolazione, il comma 3 ha istituito un fondo con una dotazione di 115 milioni di euro per l'anno 2021.

Il ristoro è stato assegnato a titolo di acconto a favore dei Comuni capoluogo di provincia e di 48 Comuni non capoluogo con oltre 60.000 abitanti o con popolazione pari ad almeno il 60% di quella del capoluogo della provincia di appartenenza, pari alla perdita di gettito stimata sulla base dei dati dei provvedimenti di sfratto pubblicati sul portale dell'Ufficio Centrale di Statistica del ministero dell'Interno.






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