ANNO 14 n° 116
''Settore edile tra occupazione e cassa integrazione''
La Feneal Uil denuncia la situazione dei lavoratori dell'edilizia
02/05/2018 - 15:31

Riceviamo e pubblichiamo da Feneal Uil

VITERBO - Ancora una volta parliamo del SETTORE EDILE: i dati dimostrano l’estrema difficoltà del mondo del lavoro e che se non recuperati metteranno ancora di più in crisi i consumi e di conseguenza la produzione.

In effetti gli investimenti in costruzioni, registrano un lieve calo rispetto il 2016 pari allo 5.1% in termini reali.

Su questo dato, incide in modo preponderante, il proseguimento della dinamica negativa delle opere pubbliche, che supera l’apporto positivo dato dal rafforzamento della ripresa del comparto non residenziale privato e dal rallentamento della caduta della nuova edilizia abitativa.

Nello specifico, gli investimenti in nuova edilizia residenziale, hanno subito un calo dello 15% rispetto il 2016 e questo perché, come da dieci anni a questa parte i permessi a costruire continuano a diminuire.

A livello regionale i dati mostrano una riduzione dell’occupazione al nord tra -0,8 e -1,5% mentre al centro c’è un aumento dello 1,6%.

Purtroppo però questo aumento è nei settori dei servizi e dell’agricoltura, l’industria e le costruzioni purtroppo, ritornano ad essere i settori più deboli.

 

Nessuno si sarebbe aspettato un così forte calo e probabilmente, non vi eravamo nemmeno preparati perché tutti si pensava ad una più contenuta crisi e che ci sarebbe stata a breve una ripresa.
Non si può certo continuare così, bisogna ridare fiato al potere di acquisto, ma da questo punto di vista, la politica non affronta i problemi reali della gente.
Un paese allo stremo: la disoccupazione che ha raggiunto livelli inaccettabili; continue perdite di posto di lavoro sempre più drammatiche; crisi del settore produttivo; caduta del potere di acquisto sempre più forte e tassazione in continua crescita.
Come è ovvio, nel settore EDILE Viterbese cresce la preoccupazione, negli ultimi cinque anni infatti si registra:
contrazione delle ore lavorate al 20%
analoga situazione per i lavoratori occupati 
per le aziende, continua la caduta di appalti pubblici con un ulteriore decremento del 5,1% e di quelle residenziali private di ulteriore 4,3%, fabbisogno di case sempre più in calo ma dovuto alla incertezza del futuro e alla scarsa erogazione di mutui
ricorso al lavoro nero sempre più massiccio specialmente nelle ristrutturazioni, elusione contributiva, fiscale e previdenziale settore sempre più rientrante nella sfera del sommerso
Il ricorso alla NASPI (disoccupazione) ed alla Cassa Integrazione stanno terminando i loro effetti sulla tenuta sociale dei lavoratori e delle loro famiglie ed i dati sulla Cassa Integrazione a Viterbo rappresentano la realtà:

Nessuno si sarebbe aspettato un così forte calo e probabilmente, non vi eravamo nemmeno preparati perché tutti si pensava ad una più contenuta crisi e che ci sarebbe stata a breve una ripresa.Non si può certo continuare così, bisogna ridare fiato al potere di acquisto, ma da questo punto di vista, la politica non affronta i problemi reali della gente.Un paese allo stremo: la disoccupazione che ha raggiunto livelli inaccettabili; continue perdite di posto di lavoro sempre più drammatiche; crisi del settore produttivo; caduta del potere di acquisto sempre più forte e tassazione in continua crescita.Come è ovvio, nel settore EDILE Viterbese cresce la preoccupazione, negli ultimi cinque anni infatti si registra:• contrazione delle ore lavorate al 20%• analoga situazione per i lavoratori occupati • per le aziende, continua la caduta di appalti pubblici con un ulteriore decremento del 5,1% e di quelle residenziali private di ulteriore 4,3%, fabbisogno di case sempre più in calo ma dovuto alla incertezza del futuro e alla scarsa erogazione di mutui• ricorso al lavoro nero sempre più massiccio specialmente nelle ristrutturazioni, elusione contributiva, fiscale e previdenziale settore sempre più rientrante nella sfera del sommerso
Il ricorso alla NASPI (disoccupazione) ed alla Cassa Integrazione stanno terminando i loro effetti sulla tenuta sociale dei lavoratori e delle loro famiglie ed i dati sulla Cassa Integrazione a Viterbo rappresentano la realtà.

Non possiamo continuare così, le previsioni danno ancora una fase negativa per il settore edile con ulteriori cadute di investimenti.

Per un rilancio vero del settore, occorrono azioni finalizzate a potenziare le infrastrutture, volano necessario per far ripartire l’economia e a non penalizzare ulteriormente la tassazione immobiliare.

A tutto questo non possiamo tralasciare il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro, quando gli incidenti sul lavoro si ripetono sempre uguali, vuole dire che non si tratta più di infortuni: di fronte a tanta negligenza, c’è bisogno di maggiore rigore. 

Così come è stato definito l’omicidio stradale, bisognerà pensare a qualcosa di simile per salvaguardare con più efficacia la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. 

Serve una strategia nazionale ed è necessario accrescere la partecipazione dei lavoratori.

 







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