ANNO 14 n° 116
''Servono soldi, ad oggi non si fa nulla''
Patrizia Natali: ''Abbiamo bisogno di 40/45 mila euro entro la fine della settimana''
30/06/2015 - 14:28

VITERBO - Al momento Ferento 2015 non esiste. Questo, in sostanza, è l'allarme lanciato dal direttore aristico Patrizia Natali: dopo cinquant'anni (la prima edizione nel '60, in mezzo una breve interruzione e la ripresa nel '70) potrebbe dunque calare il sipario.

Il motivo è la mancanza di soldi. A venire a mancare è il sostegno della Regione, che contribuiva solitamente con 30 mila euro attraverso il bando per le attività ricorrenti. Bando che quest'anno, al momento, è ancora fantasma, da poco tornato in assessorato dopo una lunga spoletta. Nella migliore delle ipotesi dovrebbe uscire intorno alla metà di luglio.

''Serve un sostegno almeno per le operazioni base - spiega Patrizia Natali - parliamo di 40/45 mila euro necessari per il palco, l'illuminazione, la pulizia e via dicendo. Al momento, purtroppo, Ferento 2015 non esiste. Ho già iniziato a contattare gli artisti protagonisti delle prime date per avvisarli della situazione''.

Sì perché il programma, in teoria, sarebbe già pronto: dieci date aperte dalla Medea di Barbara Rossi (data fissata per il 16 luglio) per poi proseguire con, tra gli altri, Giorgio Albertazzi, Teresa Mannino, il comico Maurizio Battista, una serata nostalgica con Mogol e Andrea Mingardi, il Conte Tacchia portato in scena da Maurizio Mattioli.

Il programma era stato presentato già un mese fa, ma al momento resta nel cassetto dei sogni da realizzare. ''Per quanto riguarda il Comune - continua la Natali - da un lato il sindaco Michelini mi ripete ogni giorno che Ferento si deve fare a tutti i costi. Dall'altro, però, l'assessore Barelli fa presente che i soldi non ci sono''.

''Parliamo di una manifestazione che ha tantissimo appeal sugli artisti, che fa lavorare ogni anno oltre cinquanta persone, soprattutto giovani, e che mediamente a ogni edizione fa registrare circa 10.000 spettatori. Il tutto in una terra, la Tuscia, che di cultura dovrebbe vivere''.

Provando a sdrammatizzare un po', ecco un aneddoto che risale allo scorso anno, protagonista l'assessore Delli Iaconi: ''Scherzando aveva detto che era meglio il cinquantesimo anniversario e passare direttamente all'edizione successiva. Purtroppo dodici mesi dopo c'è il rischio che finisca davvero così''.

C'è modo di salvare Ferento 2015? Forse, spiega sempre Patrizia Natali: ''Ad oggi una minima speranza la conservo ancora. Basterebbero anche meno dei 45 mila euro necessari, una parte possiamo provare a coprirla in qualche modo. Ma serve un segnale subito, entro la fine di questa settimana. Altrimenti alziamo bandiera bianca''.





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