ANNO 14 n° 115
Serra contro Ciambella: ''Cazzate, aria fritta''. Micci: ''Perché schernire?''
Bianchini e Santucci le esprimono il proprio rispetto. Evangelista tace, zitte pure le consigliere. L'ex Pd poi si scusa
14/02/2020 - 06:57

VITERBO - ''Cazzate'', ''aria fritta''. Poi, leggendo sempre al microfono alcuni passaggi del documento sull’acqua presentato da Luisa Ciambella, Francesco Serra ha esclamato un paio di volte: ''Me cojoni'', come - è sembrato - a sminuirne il contenuto. Eppure, come riconosciuto da tutti, ben articolato e ricco di spunti.

Tra i due politici, si sa, non corre buon sangue, ma ieri ha lasciato sorpresi l’intervento in aula dell'ex Pd contro l’ex compagna di partito. Sia per i toni, sia per il linguaggio. Stupito, per esempio, il capogruppo della Lega Andrea Micci, che dai banchi della maggioranza ha preso la parola per difendere la collega dell’opposizione: ''Capisco le divergenze politiche - ha detto Micci rivolgendosi a Serra - ma schernire così, in maniera poco simpatica, un lavoro del genere, non mi è piaciuto. Si può non condividere e criticare, ma ci sono stati passaggi che non mi sono piaciuti. Il lavoro di ogni consigliere va sempre rispettato anche se non condivisibile, ne va della stessa democrazia''.

Parole che esprimono rispetto verso il lavoro di Ciambella sono arrivate anche da Paolo Bianchini e da Gianmaria Santucci, che ha condiviso pubblicamente l’opportunità di convocare un consiglio sull’acqua. Nessuna parola invece dal presidente del Consiglio, dal sindaco e neanche dalle consigliere presenti. Quest'ultime tutte zitte.

''Ho sentito una filippica sulla Talete, come se fosse il peggiore dei nostri mali – ha detto Serra –. Forse lo è, ma non da adesso''. A Ciambella che replicava, ha risposto: ''Adesso parlo io''. Continuando a leggere l’odg di Ciambella, l’ex Pd ha esclamato: ''ah cazzo'', ''me cojoni''. ''Aria fritta – ja aggiunto-. Vogliamo che l’acqua costi poco, che sia gestita bene, ma la soluzione non è sparare su Talete. Non buttiamo il bambino con l’acqua sporca. Ato unico o legge 5? Alla fine le soluzioni sono sempre le stesse: l’acqua costa e a dover pagare sono o la fiscalità generale o gli utenti''.

Serra ha replicato a Ciambella anche sui rincari in bolletta dovuti all’obbligo per chi non ha la domiciliazione bancaria di pagare la cauzione: ''Si tratta di una partita di giro. Sono calmissimo, ma posso contraddire le cazzate''.

Poco dopo, nel coso del dibattito, Serra ha ripreso la parola e ha aggiunto: ''Rispondendo al consigliere Micci, non mi sembra di aver offesi nessuno. Ho detto quello che pensavo dopo tre ore di una discussione che non porterà a nulla. Questo politicamente corretto… La politica un minimo di brio e di passione deve avercelo, sennò siamo tutti paludati e leccati. Ma chiedo scusa se ho mancato di rispetto''.






Facebook Twitter Rss