ANNO 14 n° 116
Sergio Pirozzi, la corsa alla Regione Lazio
Il sindaco di Amatrice a Viterbo ha lanciato la sua candidatura
10/11/2017 - 02:08

di Antimo Verde

VITERBO -  ''Cercavano tutti di tirarmi per la giacchetta e di metterci sopra il loro marchio. Io il marchio non me lo faccio mettere da nessuno perché fortunatamente sono un uomo libero. Per questo ho deciso di candidarmi con una mia lista''. Sergio Pirozzi lancia a Viterbo la sua candidatura alla presidenza della Regione Lazio per le elezioni 2018.

Il sindaco di Amatrice è stato ospite ieri sera all'Hotel Terme dei Papi per presentare il suo libro ''La scossa dello scarpone. Anatomia di una passione sociale'' di Armando Editore. L'evento, seguito in sala da un pubblico gremito, è stato organizzato da Viterbo Imprese.

Nel libro - il cui ricavato andrà in beneficenza - Sergio Pirozzi ha ripercorso la sua vita, prima e dopo quel maledetto 24 agosto 2016, giorno del sisma del centro Italia. Una vita appresso ad un pallone (con una parentesi nel tennis), sia da calciatore sia da allenatore, che lo ha portato anche a Viterbo sulla panchina gialloblu, dove ''ho ricevuto il mio secondo esonero - ricorda - ma con Piero Camilli è facile essere esonorati''.

C'è la politica poi, l'altra passione, che lo ha fatto scendere in campo, una volta appesi gli scarpini al chiodo, per la sua Amatrice pre e post terremoto e per i paesi abbandonati dallo Stato. Non da Pirozzi però, un sopravvissuto, in piedi con la sua gente sopra le rovine, a rimboccarsi le mani per la ricostruzione. ''Senza il grande cuore degli italiani - dice - a quest'ora saremmo morti''. Proprio nella differenza tra gli scarponi sporchi di fango e i mocassini degli habitué del Palazzo c'è la sua visione politica, racchiusa nel libro che ne è un manifesto.

''C'è un motivo se oggi il 50 percento dell'elettorato non va a votare: le persone non si sentono rappresentate. Dobbiamo chiederci perché questo accade. C'è uno scollegamento - spiega - tra il mondo reale e il mondo virtuale''.

''Noi - prosegue - e dico noi perché un mister non è mai solo, faremo la nostra squadra. Una squadra composta da uomini e donne che stanno sui territori e hanno gli scarponi. Poi chi ci vuole stare ci sta, non voglio fare litigare nessuno... I compagni di viaggio devono condividere un'idea e un approccio. Non nascondo che sono un uomo di centrodestra, più di destra - aggiunge - che di centro''. Applausi dal pubblico. In sala anche Giulio Marini e il sindaco di Tuscania Fabio Bartolacci.

Pirozzi ne approfitta per rispondere agli avversari. ''Già da stasera c'è nervosismo, una candidata come la Lombardi (M5S) dice che sono incoerente... Con tutto il rispetto, non so nemmeno chi sia, se ha fatto mai l'amministratrice o se abbia mai messo gli scarponi ai piedi''. La corsa alla presidenza è iniziata.






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