ANNO 14 n° 89
''Senza voto ai cittadini non c'č democrazia''
Solidarietā Cittadina scende in piazza contro le elezioni in Provincia
16/09/2017 - 09:55

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione ''Solidarietà cittadina'':

L’ associazione ''Solidarietà Cittadina'' comunica che domenica 17 settembre dalle ore 16,30 alle ore 19,30, a piazza delle Erbe, allestirà un banchetto di protesta e informazione sulle elezioni pseudo democratiche, che si terranno in quello stesso giorno per il rinnovo del consiglio provinciale e del presidente della provincia, nel palazzo della provincia.

Da cittadini rifiutiamo l’idea stessa del furto di libera espressione democratica del voto popolare. Le province continuano ad esistere, smantellate, depotenziate ma non abolite.

L’ente provincia svolge funzioni fondamentali quali: viabilità e trasporti, edilizia e pianificazione scolastica, tutela di risorse idriche ed energetiche, controllo inquinamento, politiche del lavoro, valorizzazione dei beni culturali, pianificazione territoriale, prevenzione calamità. Senza dimenticare che il presidente della provincia è anche presidente dell’ATO, che si occupa di settori strategici fondamentali come rifiuti e servizio idrico integrato.

Data l’importanza che riveste tale ente, crediamo sia necessario e urgente restituire il diritto di voto ai cittadini, affinché possano democraticamente scegliere i loro rappresentanti. La stampa locale ha riportato la notizia che alcuni candidati si sono espressi contro l’elezione di secondo livello, in quanto antidemocratica: li invitiamo a venirci a trovare al nostro banchetto a parlare con i cittadini presenti.

Ricordiamo che in tutta Europa esistono tre ordini di governo e per nessuno costituisce un problema. Inoltre i presunti risparmi sono rimasti solo presunti al netto dei danni fatti ai cittadini a causa del depotenziamento dell’ente provincia.

Le province esistono in Italia da 150 anni (e la Forestale da quasi 200, anch’essa caduta sotto la mannaia del finto risparmio): sono enti consolidati, con una peculiare storia e tradizione di governo, a differenza delle regioni, create artificialmente 40 anni fa e che avrebbero dovute essere sottoposte a revisione, così come raccomandato dai Costituenti.

Invitiamo la cittadinanza a partecipare.

Franco Marinelli

 






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