ANNO 14 n° 116
''Se ho una colpa č quella di essermi fidato''
Il Sindaco Grattarola risponde alle accuse della minoranza
19/04/2019 - 11:55

VIGNANELLO - Riceviamo e pubblichiamo dal Sindaco Grattarola:

Ancora una volta, si legge un comunicato di cui non si capiscono i contenuti perché strapieni di fumo. Si è montato un caso su un piano triennale dell’opere pubbliche per poi scoprire che esso rappresenta “il libro dei “desideri” di un’amministrazione”, il tutto per mistificare in modo preventivo le intenzioni programmatiche di chi è stato eletto per amministrare e non per “fantasticare”.

Si citano spese tecniche di cui quasi la metà autorizzate dalla giunta dell’amministrazione di cui il capogruppo faceva parte. Al cospetto dei maestri di fumo “getto la spugna”, siete veramente imbattibili! Non è forse vero che quando c’è stato il sospetto e furtivo “benservito” allo scomodo assessore al bilancio Massimo Bernardi, un tecnico (defenestrato il 5 dicembre 2016 mentre era in vacanza con la famiglia), lasciava una predisposta chiusura di cassa con saldo positivo di 48.000 Euro? Alla fine del mandato dell’amministrazione uscente la cassa era negativa di Euro 600.000 c.a. facendo balzare l’Ente al limite ammissibile di scoperto presso la tesoreria (in 18 mesi).

E da quando ci siamo insediati non c’è un settore in cui non ci siano “falle” da riparare. L’abbandono è stato totale e indisturbato visto che non c’era un’opposizione. Se ho una colpa è quella di essermi fidato, da presidente del consiglio comunale, delle parole e delle mani degli “amici”; le stesse mani che oggi sono pronte a rovistare anche nel loro torbido in cerca di improbabili verginità amministrative e indizi per distruggere la mia reputazione, perché la mia colpa è quella di essermi candidato e non dovevo: la mia colpa è quella di aver sostenuto l’amministrazione uscente e aver accettato veti politici su per persone di cui oggi posso solo pentirmi. Che si attacchi la mia persona mi sta bene fa parte del gioco e lo accetto, ma che tra le righe passino messaggi insinuanti i cui effetti possono anche ricadere su chi con le nostre beghe non c’entra nulla è una pratica vile che stigmatizzo con tutta la mia forza. Signori le parole hanno peso e possono far male se usate senza “cognizione di causa”. Io ho messo sempre in discussione solo l’operato mentre dall’articolo emergono patetici tentativi di pontificare “falsi moralismi” che hanno poco a che vedere con il fare “opposizione” ma molto con il rancore di una sconfitta inattesa (peraltro non unica ma perenne) che ancora brucia un po’ troppo per essere solo una questione politica.






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