Riceviamo e pubblichiamo da un lettore
VITERBO - Se hai un cane ''quel supermercato'' non sei tu...
Approfittando della bella giornata festiva abbiamo deciso, cosa rara, di andare a fare la spesa con la piccola (5kg.) Matilda, Cavalier King di 1 anno. Giunti all’ingresso del supermercato, in zona Murialdo, costatata la presenza di un vistoso cartello che vietava l’ingresso ai cani, abbiamo chiesto alla cassiera, la quale ci ha fermamente intimato di lasciare fuori la belva (peraltro al guinzaglio), non lesinando poi salaci commenti sul grado di pulizia dei cani e su quale fosse il posto dove dovrebbero stare, in questo spalleggiata da un altrettanto salace cliente.
Considerato che la paventata contaminazione degli alimenti è un falso mito, che la legge lascia libero arbitrio ai gestori (tanto è vero che altri supermercati, evidentemente più sensibili, mettono a disposizione carrelli appositi per cani di piccola taglia), che ormai in tutti i paesi civili non ci sono limiti di accesso e che in Italia ci sono 7 milioni di cani domestici, mi sembra che la ben nota catena di supermercati che ci dispensa a piene mani concetti di sensibilità e solidarietà, debba fare alcune riflessioni… Dal canto mio non metterò più piede in quei supermercati ed auspico che tutti quelli che condividono la gioia di un animale domestico facciano altrettanto