ANNO 14 n° 89
''Se ero amministratore di Orvieto chiedevo i danni a quelli di Viterbo''
Intervista al consigliere comunale Gianmaria Santucci
20/11/2016 - 09:45

VITERBO - Gianmaria Santucci, consigliere comunale, uno degli ispiratori di Fondazione per la Tuscia e ora ideatore de ''L'isola che non c'è'' insieme ai ragazzi dell'associazione, appuntamento che come dicono loro, vuol essere il primo brainstorming della Tuscia.

Allora consigliere l'isola che non c'è... è abitata?

Guardi più che abitata è davvero affollata, quando insieme ai ragazzi di Fondazione l'abbiamo pensata eravamo convinti che avrebbe avuto seguito, ma così tante adesioni in nemmeno un anno ....non ci speravamo neanche noi.

Ma qual'è lo scopo? Con tutti i problemi che ci sono a Viterbo, serve davvero, come lo chiamate voi, un brainstorming?

Guardi questa città, che ha un ritardo gravissimo rispetto anche ai territori vicini, soffre di tante cose, ma soprattutto soffre della mancanza di soldi, e mancano perché l'attuale classe dirigente, è incapace di avere idee, di fare richieste o di programmare. Ognuno che arriva, senza confrontarsi con nessuno, si sveglia la mattina pensa di fare una genialata scopiazzando non si sa da chi, poi si rende conto che non ce la fa e abbandona tutto...e sa qual'è il risultato?

 No dica lei qual'è?

Tante chiacchiere e nessun fatto! E soprattutto nessun ritorno per la città ed i suoi abitanti. Noi invece crediamo che la medicina per curare questo sistema è la partecipazione attiva dei cittadini stessi che questa città la vivono, la accendono e a volte la soffrono. Noi diciamo a tutti di smetterla di litigare, la nostra proposta è di riunirsi tutti intorno ad un tavolo ed elaborare nuove proposte e nuove soluzioni. Poi però una volta deciso, si parte e si lavora tutti e dico tutti per portare a casa il risultato.

Ma non pensa di sognare?

No guardi io credo già oggi di vivere in un incubo, dove ognuno pensa di salvarsi da solo e tutti affogano, nella precarietà, con le bollette a fine mese da pagare sperando di andare a raccomandarsi dal politico di turno. E ogni giorno invece tutti ci impoveriamo di più.

Ho visto che voi date molta attenzione a cultura e turismo?

Qui c'è chi pensa di improvvisarsi su un tema come quello dell'accoglienza turistica dove ormai regna il marketing, gli studi, la managerialità. Si mette l'imposta sul turismo senza confrontarsi con gli operatori turistici, e si finisce per creare casini pure per mettere due segnali di indicazione. Per non parlare di questa vicenda assurda della capitale della cultura

Già cosa non ha funzionato sul bando della capitale della cultura secondo lei?

Che anche li nasce come una cosa non pensata, l'anno scorso ci hanno spiegato che era stato escluso un progetto bellissimo, talmente bello che quest'anno lo hanno abbandonato e fatto uno diverso. Poi geniale l'idea di presentare un progetto interregionale per un bando che votava la 'città' capitale della cultura. Se ero un amministratore di Orvieto gli chiedevo i danni a quelli di Viterbo...altro che.

Mi sembra polemico, ma qualcosa di buono si farà pure in questo territorio, no?

Certo che si, c'è tanta gente che ogni mattina si alza e fa più che il suo dovere, solo che nel Palazzo queste persone oggi contano zero.

Oggi al caffè Letterario parlerete di immigrati, tema scottante..

Anche qui, guardi io l'ho dovuta gestire l'emergenza migranti nel 2012. Abbiamo fatto quello che andava fatto senza tutta questa confusione. Ma secondo lei è possibile pensare di mettere la gente in luoghi senza corrente acqua luce e gas come fatto a Civitella Cesi, o nei parcheggi , (dove mettevamo gli animali dei circhi) come hanno fatto giù alla Fiera di Viterbo? E poi ci si stupisce se quelle persone la notte stessa scappano o peggio ancora compiono atti di violenza contro chi abita li intorno? E ancora, lei ci abiterebbe vicino ad una persona straniera che sa che è incazzato per come viene trattato? E tutto questo per il guadagno di pochi ma con la spesa di centinaia di migliaia di euro dei viterbesi..

Ma non si rischia di fare demagogia?

Scusi va bene che problemi sono complessi, ma questi che stanno nei palazzi del potere e che i problemi dovrebbero risolverli li paghiamo o no? No perchè a volte penso che stiano li per farci una cortesia a noi e no il contrario. Si mettessero a lavorare meglio. Perché è evidente che le soluzioni trovate non sono idonee...oppure aspettiamo che arrivino i problemi d'ordine pubblico e la polizia debba correre a sistemare le cose?

Insomma oggi dalle 10 al Caffè Letterario a Via Garbini 59 saranno tante le cose da discutere?

Si ma soprattutto, saranno tante le persone comuni che potranno parlare, è questa la differenza.






Facebook Twitter Rss