ANNO 14 n° 89
Scuola d'infanzia: precarie in lotta
''Escluse dal piano assunzioni, in graduatoria da 17 anni e le Gae si gonfiano''
20/09/2017 - 06:59

VITERBO – (mdl) Sono almeno 17 anni che inseguono un sogno: diventare insegnanti di ruolo nella scuola di infanzia. E proprio quando l’opportunità sembra essere lì lì a un passo ecco che tutto il percorso fatto fino ad oggi viene rimesso in discussione. Le precarie storiche Gae (graduatoria ad esaurimento) Infanzia Viterbo però non ci stanno: escluse dal piano delle assunzioni, ‘’insidiate’’ dalle insegnanti che pur di riavvicinarsi a casa chiedono e accedono alla mobilità nelle scuole materne, si trovano ora a dover fronteggiare la ‘’concorrenza’’ con le diplomate magistrali prima del 2001.

‘’Attraverso una serie di ricorsi, sostenuti dai sindacati – spiega Patrizia Mengarelli, del gruppo precarie storiche Gae (graduatoria ad esaurimento) Infanzia – sono state inserite nelle graduatore a esaurimento, ossia graduatorie chiuse, persone con il diploma magistrale conseguito prima del 2001. I sindacati, in questo caso, hanno sostenuto queste persone ma non hanno tenuto in considerazione che così facendo si andava a penalizzare quante da decenni lottano per ottenere il ruolo. Alcune delle diplomate magistrali – prosegue Patrizia Mengarelli – hanno anche punteggi alti avendo lavorato nelle scuole paritarie e sono arrivate a ottenere il ruolo, seppur con riserva’’.

Con riserva, già, perché il prossimo 15 novembre il Consiglio di Stato in riunione plenaria, dovrà sciogliere il nodo sulla legittimità o meno dell’ingresso delle diplomate nelle Gae.

Patrizia Mengarelli punta il dito su due aspetti: la ‘’riapertura’’ delle graduatorie chiuse, e l’accesso alle stesse graduatorie da parte di chi ha titoli di studio inferiori a quelli che possiedono invece le precarie storiche ‘’laureate o inserite con concorso’’.

A Viterbo sono 160 le aspiranti insegnanti inserite con riserva nella Gae. ‘’ Se il Consiglio di Stato dovesse dare ragione alle diplomate magistrali – prosegue Mengarelli – chiediamo che almeno venga riconosciuto il nostro diritto e quanto maturato fino ad ora. Chiediamo quindi che non sia effettuati inserimenti ‘a pettine’ ma che le diplomate vengano inserite in una quarta fascia, sotto la nostra che siamo in terza’’.

‘’Siamo bersagliate su più fronti – sbotta ancora Patrizia Mengarelli – siamo state tagliate fuori dal piano delle assunzioni della legge 107 in attesa della cosiddetta delega 0-6 (accoppiamento nido-infanzia), cosa paradossale a livello economico e didattico. Delega che non c’è stata e non ci sarà. La scuola d’infanzia, nel frattempo, è diventata una sorta di tasca, per le insegnanti che lavorano lontano e vogliono riavvicinarsi, dove attingere ai posti – anche con un cambio di ruolo da primaria a infanzia. Come se non bastasse ora hanno riempito anche le Gae’’.

Insomma il sogno del ruolo sta diventando un incubo.






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