ANNO 14 n° 88
Scuola, in 5000 sperano nelle supplenze
Scade domani il termine per la presentazione delle domande per il 2017/2020
24/07/2017 - 07:26

VITERBO - I precari della scuola sono già in fibrillazione in vista di settembre. C’è tempo infatti fino a domani, martedì 25 luglio, per presentare online le domande di supplenza, o meglio, per l’inserimento nelle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia per il triennio 2017-2020. Graduatorie che dovrebbero essere pubblicate entro la fine di agosto.

Nella sola provincia di Viterbo sono state presentate oltre 5000 domande alle segreterie delle 42 scuole della Tuscia. In questi giorni però gli aspiranti supplenti sono alle prese con la 'seconda fase' delle domande, o meglio, con la compilazione on line del cosiddetto modello B, per indicare le scuole (da 10 a 20) dove si vorrebbe fare una supplenza nei prossimi tre anni. Venerdì scorso, però, il server del Miur è andato in tilt per la gran mole di accessi da tutt’Italia. Si parla infatti di complessive 700mila domande.

Un episodio che ha tenuto con il fiato sospeso anche gli aspiranti insegnati della Tuscia. I sindacati hanno chiesto quindi una proroga della scadenza. Da quanto risulta al momento, resta confermata la data del 25 luglio.

Intanto l’Anief –Cisal punta il dito sulla “contro la riforma fallita” e prevede per settembre “ scuole in bilico e ancora 100mila supplenze di cui la metà su sostegno”

Secondo l’associazione, infatti, “ tra poche settimane, subito dopo Ferragosto, l’eccessivo numero di posti lasciati in organico di fatto, l’ottuso blocco delle GaE e la mancanza di candidati nelle graduatorie di merito gonfieranno il già alto numero di supplenze annuali fino a quota 100mila. Producendo l’effetto mediatico opposto a quello avviato spavaldamente dalla titolare dell’Istruzione Valeria Fedeli che non si comprende su quali basi continui a parlare di inizio della fine della supplentite e di sicura copertura delle cattedre in tempi rapidi”

Marcello Pacifico dell’Anief-Cisal, afferma che “spostare poco più di 15mila posti dall’organico di fatto a quello di diritto è stato uno specchietto per le allodole. I posti da assegnare ai vincitori di concorso, a chi sta nelle GaE e alle immissioni in ruolo dovevano essere molti ma molti di più'.

'Le cattedre di sostegno - continua il rappresentante dell'Anief -Cisal -rappresentano al meglio questa politica dell’apparenza, poiché quest’anno si potrebbero sfiorare i 50mila contratti annuali. Anche sulle discipline ci saranno diversi problemi: molte delle 52mila immissioni in ruolo andranno vacanti, proprio laddove le GaE sono prive di candidati. E siccome il personale inserito nelle graduatorie d’istituto – conclude Marcello Pacfico - non può essere reclutato, pure quei posti andranno a supplenza”.






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