ANNO 14 n° 83
Scoperta a Carbognano la tomba di Giulia Farnese?
Trovate ossa umane in una nicchia
nella chiesa che lei fece edificare
14/11/2014 - 08:05

CARBOGNANO – Alcune ossa umane, certamente di due persone, poiché i crani sono appunto due, sono state trovate in un’ex chiesa a Carbognano. E subito è salita la febbre da scoperta storica e in molti sono pronti a giurare che quei resti, almeno in parte, appartengano a Giulia Farnese, detta ''la bella'', sorella di papa Paolo III, amante del suo predecessore Cesare Borgia, che di Carbognano fu signora nel primo quarto del 1500.

Allo stato dell'arte non c'è alcuna certezza che quei resti siano di Giulia Farnese ma ormai l'eccitazione e la fantasia corrono a fiumi e anche i più prudenti, tra questi il sindaco del paese Agostino Gasbarri, ritengono indispensabile avviare uno studio approfondito perché, sostengono, gli indizi che potrebbero portare a Giulia Farnese sono vari e di una certa consistenza.

Giulia Farnese, nata nel 1474 a Capodimonte, morì a Roma il 23 marzo 1524, a cinquanta anni. Nel suo testamento aveva espresso la volontà di essere sepolta nell'isola Bisentina, in mezzo al lago di Bolsena, ma la sua tomba lì non è mai stata trovata. E nemmeno in nessun altro luogo. E così torna in ballo Carbognano, che Giulia Farnese eresse a sua dimora nel 1505, alcuni anni dopo la morte del primo marito Orso Orsini, detto Orsino, duca di Bassanello (oggi Vasanello).

A Carbognano, Giulia Farnese, oltre a far restaurare il castello che diventerà la sua casa, fece edificare un’importante chiesa dedicata alla Madonna dell’Immacolata Concezione. E proprio in quella chiesa, sotto un mirabile affresco raffigurante la risurrezione di Cristo, datato 1570, cioè quarantasei anni dopo la sua morte, sono state ritrovate le ossa umane.

La nicchia che le conteneva si trovava sotto un piccolo altare del XVIII secolo, rimosso durante i lavori di restauro perché si sovrapponeva alla parte terminale dell’affresco. Sul muro cui era poggiato l’altare, sono stati trovati anche i resti di un dipinto più antico. Al livello del pavimento attuale (quello originario era circa mezzo metro più in basso) è stata scoperta la nicchia contenente le ossa di due persone.

''Domani – ha detto il sindaco Gasbarri -, le ossa saranno rimosse e messe al sicuro. Mi sono già attivato con la soprintendenza competente affinché siano analizzate per stabilire il sesso delle persone cui appartenevano e l’epoca cui risalgono. Se dovesse emergere che sono di una donna e che sono riferibili al XVI secolo, non avremmo la certezza assoluta di aver trovato la sepoltura di Giulia farnese ma sufficienti elementi per avviare una ricerca scientifica approfondita''.

Il sindaco Gasbarri guarda già lontano: ''Qualora riuscissimo ad affermare, sebbene con qualche margine di dubbio, che si tratta dei resti di Giulia 'la bella', sono certo che una parte dei turisti che ogni anno visita il palazzo Farnese di Caprarola farebbe una tappa qui, a rendere omaggio alla donna più importante della famiglia''.

Intanto, però, Gasbarri si trova a fare i conti con un problema per così dire più prosaico: i soldi. I Fondi per restaurare l’ex chiesa dell’Immacolata Concezione, ora di proprietà comunale, sono finiti. E’ stato rifatto il tetto e il pavimento; è stato completamente restaurata la parete di sinistra, coperta di straordinari affreschi, ma restano da eseguire i lavori sulla parete destra, quella dove sono stati trovati i resti umani, e quella dell’altare maggiore. ''Ci servirebbero circa 60-70mila euro – spiega il sindaco -, che stiamo tentando di reperire. Certo - conclude – che se quei resti appartenessero a Giulia Farnese ci metteremo un attimo a trovarli…''.





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