ANNO 14 n° 88
Scontri prima della finale di Coppa, tutto il paese in difesa del giovane ultrą
Depositate le lettere del sindaco di Farnese e dell'Avis: ''E' un ragazzo perbene''
Agli atti il video che lo scagiona, il difensore: ''Clamoroso scambio di persona''
25/05/2019 - 06:41

FARNESE – (b.b.) Tutto il paese è pronto a difenderlo: il sindaco di Farnese, l’Avis e le moltissime associazioni che per anni hanno visto Alessandro Andreoli in prima linea per gli altri e per il sociale.

Il 36enne, finito in manette lo scorso 15 maggio per gli scontri fuori dallo stadio Olimpico prima della finale di Coppa Italia, ''è davvero una persona perbene e le accuse che gli vengono mosse sono il frutto di un clamoroso scambio di persona'' ha spiegato il suo difensore, l’avvocato Angelo di Silvio.

A sostegno di ciò, anche un video che lo ritrarrebbe vicino Ponte Miglio mentre sventola una bandiera biancoceleste assieme ad altri tifosi. Nessun lancio di sassi o molotov. Niente di niente. Eppure per quei tafferugli, Andreoli ed altri tre ragazzi sono finiti in manette: convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma, ieri mattina il 36enne ha chiesto e ottenuto la sospensione della misura cautelare per potersi sposare e partire per la luna di miele.

Non dovrà presentarsi nella caserma dei carabinieri di Farnese due volte a settimana, almeno fino a quando non sarà tornato dal viaggio di nozze. Matrimonio salvo, dunque.

Intanto ieri mattina, oltre alle immagini della videosorveglianza, che lo scagionerebbero da ogni accusa, il suo difensore ha depositato in tribunale anche lettere delle principali realtà di Farnese, pronte a testimoniare la bontà del ragazzo.

Il processo a suo carico riprenderà a Roma il prossimo 20 settembre: sarà allora che si deciderà se sospendere il procedimento, concedendogli la messa alla prova.






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