FARNESE – (b.b.) Scontri prima della finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico, in manette anche un 36enne di Farnese.
Il ragazzo classe 1983 sarebbe stato fermato mercoledì sera a poco più di un’ora dal fischio di inizio di Lazio Atalanta, insieme ad altri quattro tifosi biancocelesti, dopo aver lanciato sassi e bottiglie molotov contro le forze dell’ordine presenti a Ponte Milvio.
Recluso nel carcere romano di Regina Coeli con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale in concorso, questa mattina dovrà comparire di fronte al giudice per la convalida dell’arresto e il processo per direttissima.
Gli scontri, che hanno coinvolto i tifosi della Lazio e alcuni agenti di polizia, sono scattati poco prima delle 20 e hanno lasciato dietro di loro un bilancio grave con auto della polizia incendiate e due agenti feriti finiti in ospedale: uno con delle lesioni all’orecchio, l’altro intossicato dal fumo.
Al vaglio degli inquirenti le immagini della videosorveglianza di Ponte Milvio per identificare possibili altri responsabili: A.A., nato a Pitigliano, ma residente a Farnese, sarebbe stato ripreso con una bandiera in mano, lunga circa un metro. ''La bandiera è ben visibile ed è stata anche posta sotto sequestro – commenta il suo avvocato, il legale Angelo Di Silvio – ma è altrettanto visibile come il ragazzo non lanci alcun oggetto. Nessun sasso, nessuna bottiglia, Niente: ha solo la bandiera in mano''.
Capelli corti e smanicato color nocciola, ''Ma vestiti come lui – conclude il difensore - ce n’erano a decine''.
Questa mattina l’udienza di convalida.