ANNO 14 n° 116
Schiavizzava le figlie minori, arrestato. E' accusato anche di un grave incendio
Questa mattina all'alba il blitz degli uomini della mobile che lo hanno ammanettato
Le bambine costrette anche ad accudire tutto il giorno un gregge di pecore
01/08/2012 - 08:19

VITERBO, 01 AGO - Picchiava selvaggiamente la moglie e, soprattutto, le figlie minorenni, di 13 e 14 anni, con calci e pungi, ma anche con attrezzi da lavoro, come chiavi inglesi, gangi di ferro e il cric del trattore. Le bambine, tra l'altro, erano costrette ad occuparsi per tutto il giorni di un gregge di oltre 100 pecore e venivano sottoposte a ogni forma di sevizia.

Per questi motivi, un uomo di 37 anni, italiano, residente in un paese della  provincia di Viterbo, e' stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile, diretti dal vicequestore Fabio Zampaglione.  

 L'uomo è accusato anche di aver appiccato, davanti alle figlie, un gravissimo incendio che si è esteso per oltre 20 ettari, distruggendo alcune zone coperte da boschi. Per domare le fiamme è stato necessario l'intervento di alcune squadre dei vigili del fuoco e di tre mezzi aerei.    

Al termine delle indagini condotte dalla sezione reati sui minori della Squadra Mobile, nei confronti del ''padre padrone'' è stato emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal Gip Salvatore Fanti, su richiesta del Pm Paola Conti. Il provvedimento è stato eseguito all'alba di oggi.

La Squadra Mobile di Viterbo aveva avviato le indagini circa due mesi fa, dopo una segnalazione ricevuta da Telefono Azzurro che, a sua volta, era stato allertato sulle condizioni delle minori con una telefonata anonima.

Dalle molte testimonianze raccolte è emerso che spesso le minorenni avevano dei lividi sul volto e sulle braccia. Altre volte sono state viste perdere il sangue dal naso. Una delle ragazzine ha raccontato che in un'occasione il padre ha tentato di investirla con l'auto perché non era riuscita a fare le cose come lui voleva.

Secondo quando si è appreso l'uomo, costringeva le figlie ad accudire il gregge di pecore anche in inverno, appena uscite da scuola.

L'aspetto più allarmante della situazione, secondo gli investigatori, è lo stato di grave prostrazione in cui versano le due minorenni. 'Sarebbe meglio morire che continuare a vivere in questa situazione' ha confidato una di loro.

Una decina di giorni fa, i poliziotti, al fine di evitare che una volta informato dell'indagine in corso, l'uomo le sottoponesse ad ulteriori violenze, la madre, le due bambine e un fratellino di 4 anni sono stati prelevati e assegnati a una casa famiglia in un luogo tenuto segreto.

I dettagli dell'operazione saranno illustrati nel corso di un conferenza stampa, alle 11,30, nella questura di Viterbo.





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