ANNO 14 n° 116
Schenardi, ''Stavolta chiusura definitiva''
Primo Panaccia: ''Serve una programmazione di eventi''
30/06/2017 - 06:58

VITERBO - ''Stavolta è definitiva, ma mi assumo tutte le colpe'': esordisce così Primo Panaccia, gestore dello storico bar Schenardi che da anni abita nel centro storico di Viterbo. La crisi del corso non ha risparmiato neanche uno dei simboli della città dei Papi che saluta nuovamente la sua gente per chiudere le porte: ''Pensavo di poter riuscire a farlo funzionare nuovamente, ma non faccio polemiche: è colpa mia. Il centro storico non funziona, non c'è gente perchè non ci sono attività. Ai cittadini va dato un motivo per venirci''.

L'assessore Sonia Perà ha spesso parlato di un piano del commercio che sostiene le attività del centro con incentivi economici che, però, non possono essere concessi a locali privati: ''Io non ho mai chiesto soldi a nessuno - continua Primo Panaccia - non so di cosa stia parlando la Perà. Il problema è che quello che c'è al centro si trova anche altrove. Abitiamo a 150 km da porte di Roma: uno dei centri commerciali più grandi. Non si può pretendere che i commercianti facciano da attrattiva da soli. Prima si deve fare una programmazione che richiami la gente e poi si potrà pensare ai negozi da aprire''.

Caffeina sembra, per molti, una boccata d'aria fresca che riesce a portare la gente in quel centro ormai deserto: ''Ma capisco che non si può fare Caffeina ogni giorno. Però bisognerebbe organizzare qualcosa altrimenti l'esempio eclatante rimane H&M: si credeva potesse risollevare la situazione di tutti noi, invece, la situazione è rimasta invariata. Al piano commerciale ci si deve pensare dopo''.

La dichiarazione conclusiva è per smentire ogni sua richiesta di sostegno economico: ''Al massimo ho chiesto la vicinanza dell'amministrazione''. Voce triste e rassegnata che sembra non ammettere ritorni, questa volta.





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